Cinema che passione
Data: 01/10/2020,
Categorie:
Maturo
Autore: mariamario58, Fonte: xHamster
... parlando di Salvo?" dissi;
"non necessariamente" rispose, aggiungendo che anche il signore del cinema corrispondeva alla descrizione.
"Perchè? Dei nostri coetanei no?" chiesi;
"ho ricevuto le confidenze di qualche amica ed hanno la stessa fantasia in quanto i loro (nostri) coetanei sono molto frettolosi nel cercare solamente la loro soddisfazione. Con i ragazzi della nostra età ci si innamora, ci si fa all'amore ma spesso si rimane a bocca asciutta, almeno queste sono le cose di cui mi hanno parlato".
"Pensi che oltre a pensarlo abbiano avuto esperienze?" chiesi;
"non lo so, ma so che hanno ragione se penso alle mie di esperienze ed alle tante volte che sei venuto lasciandomi …" non continuò, ma capii.
"Salvo" proseguì "capiva al volo ciò che mi avrebbe fatto piacere ed anticipava sempre le mie fantasie. Prima che partissimo da Messina, dopo quella cena, Salvo è venuto spesso a casa a tua insaputa, abbiamo fatto l'amore molte volte ed ogni volta imparavo qualcosa di nuovo".
Ricordando quei momenti ci eccitammo e facemmo l'amore nuovamente. Ci risvegliammo dal sonnellino ristoratore due ore dopo, il pranzo era saltato, gli proposi di mettersi su qualcosa velocemente ed andammo nella pizzeria sotto casa, fortunatamente con il forno ancora caldo per due pizze Margherita.
Mentre mangiavo avidamente la pizza, accompagnata da un boccale di birra, non potevo non ammirare di quanto fosse bella Maria, non aveva più quel sorriso timido, frenato, ma metteva ora ...
... in mostra tutti i suoi denti bianchissimi, era un'altra donna.
Gli chiesi se e quando aveva intenzione di riprovare queste esperienze: "molto presto" ed un ampio sorriso accompagnò queste parole.
Anche nel vestire iniziò a tralasciare quelle gonne virginali per mini o jeans attillati, comperò le sue prime autoreggenti, abbandonò le mutandine bianche per dei più sensuali minislip ornati di pizzo che indossò, orgogliosamente, la sera che decidemmo di ritornare in quel cinema, oramai rodato.
Era di estate, come promessomi, Maria si stava preparando per l'uscita: tanga trasparente rigorosamente nero in linea con il reggiseno sotto un vestitino, ampio, a fiorellini, borsetta di lino intonata con le scarpe dal tacco di un'altezza inconsueta per lei, il tutto avvolto in un soave alone di profumo (di cui non dico il nome, di fattura francese).
I primi complimenti li ebbe da Gioacchino, il figlio del portiere, che restò paralizzato dalla figura di Maria. "Che c'è Giacchì" feci "mica è la prima volta che la incontri?"
"E' vero ma è come se la vedessi per la prima volta ….. beato te! Dove andate?" chiese;
"al cinema, stasera cinema" risposi;
"con questo caldo?" replico "e poi … di mercoledì, beato lei dottò"
(a Napoli un dottorato non si nega a nisciuno)!
Ci salutammo e ci dirigemmo al cinema con il bus, insolitamente vuoto. Un passeggero che sino a quel momento era in piedi venne a sedersi di fronte a noi, capii che Maria non aveva serrato le gambe come era ...