Weekend in camper in istria (prima parte: la gatta)
Data: 29/09/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
Nei weekend di primavera ci capita spesso di decidere di prendere il nostro mini-camper per trascorrere un paio di giorni, e altrettante notti, in qualche bel posto in mezzo alla natura nella nostra Regione oppure in Austria, Slovenia e Croazia tutti Paesi facilmente raggiungibili in un’ora.
Quel venerdì di metà aprile, rientrato presto dal lavoro, trovai la mia S. in pantaloncini corti e canottiera attillata, dedita ad annaffiare le piante in terrazza. Faceva già abbastanza caldo e vederla leggermente sudata, col culo slanciato, le gambe nude, il seno strabordante e la pompa dell’acqua in mano mi aveva già reso bello duro l’uccello.
“Che ne diresti se ce ne andassimo un paio di giorni al mare in Istria? Potremmo prendere il camper e fermarci dove capita, magari nei pressi di Capo Promontore, tanto in questo periodo non ci sarà nessuno…”
A questa sua proposta, accompagnata da un sorriso malizioso che era già tutto un programma, mi accostai a lei da dietro, le strinsi le tette con le mani, le feci sentire attraverso i jeans l’erezione che mi aveva procurato e le chiesi cosa mi avrebbe dato in cambio se avessi accettato.
“Non sai mai di cosa sono capace e cosa può succedere” fu la sua risposta provocante, di fronte alla quale capitolai volentieri.
Caricammo velocemente un paio di vestiti, i costumi da bagno, due teli da mare e un po’ di viveri sul camper e partimmo alla volta della costa istriana.
Ci volevano un paio di ore per raggiungere Capo Promontore, la ...
... nostra meta situata all’estremità meridionale della penisola istriana. Un posto che vent’anni fa, quando c’eravamo andati la prima volta da fidanzati, era selvaggio e poco conosciuto mentre ora d’estate è frequentato da orde di turisti provenienti da tutta Europa.
Per ingannare il tempo S. durante il viaggio pensò bene di provocarmi togliendosi le mutandine e lasciando bene in vista la sua patata bella rasata. Non contenta, appena superato il controllo passaporti al confine croato mi tirò fuori dai pantaloni il cazzo già duro e iniziò a farmi un pompino mentre io cercavo a stento di mantenere il camper in carreggiata. Impresa non facile perché quando si mette in testa di farmi godere non la ferma nessuno. Man mano che lei aumentava il ritmo delle pompate io di riflesso, le spingevo la testa sul membro e pigiavo col piede sull’acceleratore finchè, urlando di piacere e col camper che superava i 130km/h, le venni in gola con una lunga sborrata che lei inghiottì con gusto.
Arrivammo a destinazione al tramonto. Il sole stava per tuffarsi in mare con dei riflessi argentati. Parcheggiammo il nostro camper in una piazzola tra gli alberi, un po’ distante dalla strada e in prossimità degli scogli. In giro non c’era nessuno, solo il silenzio rotto dalle onde che si frangevano a pochi metri da noi. La pace.
Tirai fuori una bottiglia di Prosecco che tengo sempre nel frigobar, preparammo un aperitivo plein air e ci sedemmo a gustarci la nostra quiete e pensando ai bei giochi che ...