Giro in moto-1
Data: 23/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: krakatoa, Fonte: RaccontiMilu
... arrivare e se ne accorse pure lui, si mise sotto di me e me lo prese in bocca e sentendone il calore gli riempii la bocca con spruzzi di sborra.
Meno male che anche Aldo era in procinto di venire perché dopo aver goduto quel grosso cazzo non mi dava più il piacere di prima ed era quasi un fastidio sentirlo.
Lui accelerò i colpi fino a ché me lo piantò tutto dentro, l’aveva duro fino allo spasimo, inarcò così tanto i reni che ebbi l’impressione di averlo in gola, sentii il cazzo vibrare e subito dei getti di sborra cominciarono a riempirmi la pancia.
Quando finì pensai che lo tirasse fuori, invece me lo tenne piantato dentro e cominciò a incularmi ancora lentamente, lo sfilava quasi a farlo uscire e poi lo spingeva piano fino in fondo, e io per fargli piacere lo assecondavo nei movimenti fino a che lo sentii perdere vigore e fui orgoglioso di averlo messo al tappeto. Quando uscì vidi la grossa e lucida mazza che gocciolava il suo sperma, ora mi sentivo completamente aperto e vuoto.
Appena libero misi la mano sul culo per non sporcare il telo di sborra e sfinito entrai in acqua per lavarmi seguito da loro due.
Che ti avevo detto disse Antonio rivolto all’amico. Ha un culo fantastico disse l’altro e rivolto a me disse “lo sai che sono pochissime le persone che sono riuscite a prenderlo tutto il mio cazzo, ma quanto è grosso gli chiesi.
Mi rispose Antonio, ti sei preso nel culo venticinque centimetri di cazzo con la circonferenza di 18, non è da tutti e mi sa ...
... che se ce n’era ancora prendevi pure il resto da quanto sei sfondato.
Erano umilianti quelle parole, avrebbe potuto evitare di dirmele, in fondo ero stato consenziente e gli avevo dato piacere.
Eravamo ancora in acqua e avendo vicino Aldo glielo presi in mano, era perfino pesante tanto era grosso e non capivo come avessi fatto a contenerlo senza subire lacerazioni. Mi toccai per essere sicuro ma l’ano si era richiuso anche se era indolenzito.
Bello e? Disse Antonio vedendo che non lo mollavo. Ora però tocca a me disse, tieniti a lui e mettiti a novanta che ti voglio inculare qui nel mare. Mi girai per vedere se diceva sul serio e vidi che si teneva il cazzo duro in mano.
Era inutile che rifiutassi, conoscendolo non si sarebbe tirato indietro e poi ormai dopo Aldo non poteva certo farmi granchè male, mi appoggiai sui fianchi di Aldo che mi aiutò tenendomi per le braccia e protesi il culo verso Antonio che appoggiò la cappella sull’ano dilaniato e forse con dentro ancora dei residui di sborra e senza fatica mi penetrò.
Mamma mia come gliel’hai allargato disse all’amico, gli l’hai proprio sfondato il culo a questa puttanella, ora ci ballo dentro col mio, sembra il culo di una troia da reggimento, quando torni a casa devi regalargli uno strap-on alla tua fidanzata e farti inculare da lei perché ora sei più femmina di lei.
Invece parole ebbero l’effetto di farmelo venire duro, mi sentii afferrare per i fianchi in modo animalesco e cominciò a incularmi veemente ...