Il tempo di una sigaretta
Data: 17/09/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Briciola 86, Fonte: EroticiRacconti
... pacco sotto il tessuto dei jeans, la mia mano scorre tra le labbra della mia fica che si gonfiano e si bagnano per prepararsi all’ingresso dello sconosciuto, che mi appare tra il fumo della mia sigaretta in tutta la sua possanza.
- Cazzo! Ben dotato il ragazzo! -, dico nella mia mente, vedendo un cazzo di tutto rispetto e non ancora al pieno della sua estensione, guardarmi tra le cosce facendomi fremere, al contrario dei suoi occhi che non si sono spostati dai miei neanche per un attimo.
Altri punti guadagnati, che sia quello giusto?
Altra boccata di sigaretta, mentre lui ormai a pochi centimetri da me, sprofonda nei miei occhi e nella mia fica. Le labbra si dividono ai lati di questo membro che lentamente si fa strada tra di esse, risucchiato dalla mia vagina e avvolto dalle pieghe sempre più umide della mia carne eccitata.
Non parte in quarta come gli altri, ma affonda lentamente per muoversi angolando il suo corpo per far si che il suo glande pressi all’interno della mia vagina quegli angoli che nessuno mai ha sfiorato, mio malgrado e con mio grande piacere, sento crescere dentro di me l'orgasmo tanto agognato quanto insperato. Ci sa fare con quel suo cazzo, lo sento pigiare tutti quei pulsanti che stanno infuocando il mio corpo e la mia mente, un’altra boccata di fumo scende dentro di me, mentre lui spinge in profondità il suo cazzo, quasi soffoco, non per il fumo, ma per la mancanza di respiro che mi procura sentirlo sbattere contro la mia cervice.
- ...
... si…è quello giusto. Finalmente un vero maschio! – mi lascio andare, ben felice di perdere la scommessa. Butto la testa all’indietro inarco il bacino andandogli incontro, percepisco le sue palle sbattere sul mio inguine, e il rumore liquido che sento ad ogni suo affondo è il mio succo che cola dalla fica, a conferma del mio piacere e della sua vittoria.
Guarda la mia mano in cui ancora fuma lenta il mozzicone di sigaretta.
“Credo, di meritarmi il premio, non credi?” mi sussurra puntando i suoi occhi nei miei.
“Ti meriti il premio e anche l’extra” gli sussurro con voce calda e sensuale. Erano anni che non godevo, che non tremavo di piacere, e il solo pensiero di prenderlo nel culo mi ha mandata in estasi. Ho alzato il culo per facilitargli lo sfilamento dei collant e aspetto fremente che il suo cazzo bussi al mio sfintere che boccheggia voglioso.
Il suo glande lucido dei miei umori spinge al mio ingresso posteriore, rilasso i muscoli e lo accolgo dentro il mio culo, che si dilata e si adatta alla presenza calda e pulsante del suo cazzo, che adesso ha raggiunto la massima estensione, e mi riempie come mai l’intestino.
Grazie ai miei succhi che sono colati dalla fica al culo, il cazzo scivola senza attrito e con la lentezza che lo contraddistingue spinge e affonda i suoi 30 cm di muscolo duro e palpitante in profondità nel mio culo. Non è la prima volta che lo prendo nel culo, ma sicuramente è la prima volta che questo mi toglie il respiro e sfonda la diga del mio ...