Prologo
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Etero
Autore: MauXCuck, Fonte: RaccontiMilu
... tuo malessere. Non abbiamo tempo per sedute di psicanalisi. Che ne dici se provo a capire qualcosa con l’ ipnosi?.” Nello stato in cui mi trovo accetterei qualunque cosa. Lei mi dice di sdraiarmi sul letto e…ricordo solo che apro gli occhi e la vedo in posizione diversa da prima. “Beh..- le dico – quando cominciamo?” Lei sorride. “E’ già cominciato, e finito, per ora.” “E cos’ hai scoperto?” “Niente di definitivo. Davi segnali di forte sofferenza e ho preferito interrompere la seduta. Ma domani riprendiamo e ora credo di aver capito dove indirizzare l’ indagine.” “Non possiamo fare oggi?” “No, ora andiamo a pranzo, poi una bella passeggiata sul lungomare. Poi cerchiamo un negozio dove puoi comprarti qualcosa per cambiare quel vestitino sgualcito e poi…vedremo ma…e questo è importantissimo, senza parlare, senza nemmeno accennare al tuo problema.” Facciamo così. Al mattino seguente mi sveglio riposata. Stefania è in bagno e, quando ne esce avvolta in un grande asciugamano, le dico che voglio cominciare subito dopo il caffè. Mentre io sono sotto la doccia lei chiama il servizio in camera e quando esco la tazzina è sul mio comodino. Ho tanta fretta che non mi vesto nemmeno. Mi sdraio avvolta nel telo da bagno e le dico di incominciare. Quando la seduta è finita lei mi guarda con aria seria, quasi preoccupata. “Allora?” Le chiedo con impazienza. “Allora…ascolta…la seduta è andata bene, nel senso che hai…parlato di tutto.” “E cosa aspetti a dirmelo?” ” Capisco la tua voglia…di ...
... capire. Io, in termine di seduta ho attivato un comando post-ipnotico per cui, se vuoi sapere, ma ti assicuro che non sarà piacevole, dirò una frase e tu ricorderai, altrimenti…resterà chiuso nel profondo del tuo inconscio. Solo tu puoi decidere ma…pensaci bene perchè non potrai tornare indietro.” Sono un pò spaventata. Non so perchè ma l’ unico avvenimento così grave che mi viene in mente è di..aver ucciso qualcuno e averlo dimenticato…anzi, in termini tecnici…rimosso. Però…malgrado tutto voglio sapere. Glielo dico e lei pronuncia la frase chiave, che non ricordo assolutamente. Quel che affiora, con la stessa nitidezza di qualcosa appena successo, è questo: “Una domenica pomeriggio sono andata al cinema con un’ amica. Ero giovane, allora. Siamo entrate, non c’ era molta gente. La calda giornata di primavera inoltrata ed il film vecchiotto non invitavano a passare il pomeriggio al cinema. Ci siamo sistemate più o meno al centro della sala per avere una buona visuale. Siamo entrate a film già iniziato. Nella nostra fila eravamo solo noi due. Dopo una decina di minuti finisce il primo tempo e si accendono le luci. La mia amica vede, qualche fila più avanti un suo compagno di scuola con i suoi amici. Mi chiede scusa, e dice che vorrebbe andargli a chiedere non so cosa riguardo alle lezioni del giorno dopo. Mi assicura che sarebbe tornata…subito. Invece, comincia il secondo tempo e lei è sempre lì. Forse non è di compiti, che gli voleva parlare. Ad un tratto si avvicina qualcuno, un ...