Prologo
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Etero
Autore: MauXCuck, Fonte: RaccontiMilu
Come dice il titolo, questo è il prologo delle avventure libertine vissute da mia moglie e me, di cui potrete seguire i racconti.
Ehhh, sì, il tempo vola, e non è una frase fatta. Questo caldo autunno assomiglia molto a quello di 15 anni fa, una sera in cui…
Mia moglie ed io, lei bella donna di 32 anni, io 38 enne abitavamo in una località del Basso Piemonte. Una sera, decidiamo di andare in un cinema di Genova a vedere un film allora reclamizzato in televisione: Carmen. Dopo una buona cenetta a base di pesce, annaffiata da una ottima bottiglia di Pigato, arriviamo al cinema, un multisala in pieno centro città, giusto in tempo prima dell’ inizio della proiezione. La maschera verifica i biglietti e ci indirizza verso una scala in discesa, al termine della quale due pesanti tendaggi rossi indicano l’ accesso alla sala. Scostiamo i tendaggi ed entriamo. Stranamente, la sala, enorme, è quasi vuota. Sparsi qua e là pochi spettatori singoli e, sul fondo, una coppia. Davanti a noi, una fila di poltroncine completamente vuota. Ci sediamo verso il centro della sala, dove un corridoio divide due serie di poltrone. Le nostre sono comode, morbide e gli alti schienali non impediscono la piena visione dello schermo. L’ unico neo, è che sono molto ravvicinate fra loro, per cui non riesco ad allungare le gambe come vorrei, visto che le ginocchia quasi toccano lo schienale della poltrona davanti. Appena preso posto, le luci in sala si spengono e inizia il film. Film? Ma quale film? ...
... Una musica assordante, cacofonica, che non è certo la “Carmen” di Bizet invade la sala, mentre sullo schermo appare il titolo del film: “FALLO!”, per la regia di Tinto Bras. Evidentemente la cassiera ha sbagliato a darci i biglietti. Ora capisco la sala praticamente vuota. Chiedo a mia moglie: “E ora, che facciamo? Torniamo su, cambiamo i biglietti e entriamo nella sala giusta, con il film già iniziato o, già che ci siamo, restiamo dove siamo finchè ci va, prima di tornarcene a casa?” “Non lo so – risponde – tu cosa dici?” “Ormai, direi di fermarci qui, se sei d’ accordo.” Il film è sconclusionato, ma ogni tanto qualche scena di sesso è abbastanza interessante da tenermi sveglio. Dopo circa una decina di minuti, lei mi dice che deve andare alla toilette. “Devi proprio? – chiedo – sai dov’è?” “Sì, guarda, se non mi spazzolo i denti mi sento a disagio e credo di aver visto la toilette qui fuori, verso la fine del corridoio.” “Ok…vuoi che venga con te?” “Ma no, non è necessario. Stai qui, io torno subito.” Si alza, mette a tracolla la pochette dove tiene, oltre allo spazzolino usa e getta, i fazzolettini e gli altri ammennicoli di cui le donne non sembrano poter fare a meno e si avvia lungo la fila di poltrone per raggiungere l’ uscita della sala. La seguo con lo sguardo e vedo che, le ultime tre poltrone, vuote al nostro arrivo, sono ora occupate da tre ragazzi. Tre ragazzi giovani, molto. Certo, visto il divieto ai minori, 18 anni probabilmente li avevano, ma compiuti da poco. ...