1. Corpo, passione e anima


    Data: 09/09/2020, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quel giorno era uno come tanti, l’usuale appuntamento, il brio e la gaiezza di rivedersi. Era una strana amicizia la loro, perché invero s’amavano, ma per una serie di situazioni entrambi non erano mai andati oltre un abbraccio, eppure ognuno dei due sentiva profondamente ciò che li legava:
    
    ‘Sai una cosa, mi piacerebbe molto bendarti e dopo fare l’amore con te’ – le ripeteva lui carico di brama e d’accennata libidine. Lei lo guardò intensamente negli occhi sorridendo e in maniera allusiva e tentatrice gli annunciò:
    
    ‘Lo sai che non lo farei, mi conosci, e poi io bendata? E se ti bendassi io invece?’.
    
    Lui rimase pensieroso al ricevimento di quell’inattesa, non era la cosa nella sua indole però, provò ad immaginare la situazione ed accettò ma anteponendo delle condizioni. In un primo momento gli affiorarono alla mente situazioni comiche come il cercarsi in una stanza a mosca cieca, inciampando in mobili, saltellando su d’un piede reprimendo imprecazioni, certo che di sensualità ce ne sarebbe stata ben poca, perché a conti fatti tutto sarebbe finito a risate. Lui la desiderava, perché ogni giorno di più sentiva crescere un qualcosa che aveva timore di definire e di precisare, ma si rendeva marcatamente conto che provava una sorta di pudore nei suoi confronti, anzi, impaccio e turbamento. La sua era una questione assurda e incongruente, a tratti irragionevole, per il fatto che aveva avuto molte donne e di certo non era più un introverso e insicuro ragazzino, ma allora ...
    ... perché possedeva tutta quest’apprensione? Sapeva che lei non aveva mai avuto un uomo, sarebbe stata la prima volta, ecco forse era questo, poiché avrebbe voluto donarle qualcosa pari ai sentimenti, ma nulla gli sarebbe apparso sufficiente, in quanto pensieri non svelati rimasero ad aleggiare nella sua mente, poi bruscamente si riscosse:
    
    ‘Andiamo’ – disse deciso prendendola per un braccio, perché così facendo la condusse dinanzi un negozio di foulard di seta.
    
    ‘Prendine due, uno per te e uno per me, ma fa’ in modo che siano speciali’.
    
    Quando uscirono diretti verso l’albergo, lui la tenne stretta appoggiandole il braccio sulla spalla, adesso ne percepiva l’emozione, la captava attraverso le dita. In stanza ci fu un momento d’imbarazzo, perché erano lì, uno dinanzi all’altro, da soli con la porta chiusa. Entrambi erano turbati, consapevoli d’un qualcosa che avrebbe potuto cambiare molto fra loro due, un vortice d’emozioni e di desideri al presente fremeva:
    
    ‘Questo non &egrave un gioco, lo sai vero? Senza vederci assaporeremo l’odore dell’altro, perché i nostri corpi sentiranno, esploreranno, parleranno e gioiranno di noi’ – dichiarò lui.
    
    In seguito le porse uno dei foulard ed aspettò che glielo annodasse sugli occhi, poi fece lo stesso con lei. Iniziò ad accarezzarla dolcemente sulle spalle mentre delicatamente le dita salivano lungo il collo sfiorandole il viso per poi infilarsi nei capelli massaggiandole la nuca. In quell’atto c’era quasi un timore, una delicatezza ...
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