1. Storia vera: mia moglie in un villaggio turistico (parte terza)


    Data: 07/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Terzosesso, Fonte: EroticiRacconti

    ... averla contro visto che non ero sua madre naturale e ci avevo messo anni per farmi accettare.
    
    Lei mi guarda dritto negli occhi e mi infila un dito dentro. Ci potrebbe entrare una mano, mi dice, visto la troia che sei. Mi aveva sempre odiato perche' ero la nuova moglie di suo padre ma col tempo la cosa era migliorata. E me lo disse in faccia dicendomi che dall'odio era passata all'indifferenza e adesso alla complicita' per potere trasgredire insieme. Mi bacio' sulla bocca per vedere fino a dove poteva spingersi e mi chiese apertamente se mi avevano mai infilato una mano dentro. Quando le risposi di si sorrise e mi disse che ne era certa. Allora mi abbraccio' e questa volta da dietro infilo' il dito medio nel buchetto. Ah pero', esclamo', anche qui direi che ti sei data da fare! Chissa' quanti cazzi hai preso, mammina-troia...
    
    Ero incazzata e complice allo stesso tempo.
    
    Alla sera raccontai tutto a suo padre che, per tutta risposta, mi scopo' nel culo dicendo che sua figlia aveva ragione e che ero una troia a cui piaceva prenderlo in ogni buco e da tutti. Che figlio di puttana! Pero' capii che avevo fatto bene ad assecondarla e a non mettermela contro perche' il padre sarebbe sempre stato dalla sua parte.
    
    Allora mi venne un'idea e gli chiesi apertamente se volessi che proseguissi ad essere sua amica-complice piu' che la sua matrigna: con le conseguenze che poteva immaginare. Lui ci penso' un po' su e poi mi disse che era la cosa migliore da fare.
    
    Grandissimo ...
    ... porco! Gli dissi che avrei deciso io cosa fare con lei.
    
    Vedo che ti e' piaciuto cosa ti ho raccontato, Andrea!"
    
    Io ero venuto nella sua mano imbrattando il sedile posteriore.
    
    Sara sorrise e mi ripuli' l'uccello bagnato di liquido seminale con la sua bocca per poi baciarmi e farmi sentire il mio sapore.
    
    "Mio dio, Sara. Immaginavo tutte queste scene nella mia mente mentre le raccontavi. Siete veramente senza limiti. Poi cosa avete fatto?"
    
    "Andrea, porcellino mio, il seguito lo raccontero' quando ci incontreremo fra pochi minuti in spiaggia con i nostri consorti..."
    
    Vidi lo sguardo di John che ci osservava dallo specchietto retrovisore: impassibile come al solito.
    
    Arrivati in spiaggia raggiungiamo i nostri consorti e ci accomodiamo sui lettini del Club che i nostri amici erano soliti frequentare sull'isola: open bar, musica con dee-jay anche di giorno e lettini enormi che sembravano dei divani da quanto erano comodi.
    
    Sul tavolino c'erano gia' diversi bicchieri vuoti: mia moglie era gia' brilla e Pietro non era da meno.
    
    Appena mi siedo, dopo avere baciato Simona e avere assaporato il sapore dolciastro del Cocktail al Rum che aveva in bocca, mi rivolgo a Sara e la prego di proseguire il racconto di prima.
    
    Lei mi guarda col suo sorriso da furbetta e poi guarda Pietro che la osserva con aria interrogativa.
    
    "Ma certo Andrea, da come sei venuto sulla mia mano direi che ti era piaciuto molto..."
    
    Simona e Pietro ci guardano con aria interdetta per un ...
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