1. L'attesa


    Data: 06/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Margie, Fonte: EroticiRacconti

    ... me desideri di emulazione. Penso ai morsi e agli sculaccioni: il nulla contro il tutto. Sono grondante. Sento quella tensione corrodermi. I capezzoli tesi all'inverosimile lacerano il tempo, un prurito feroce al sesso, mi sembra che anche il buco dietro mi palpiti. Immagino la mia voce chiedere di massacrarmi. Chiedere a mio marito, a l tipo che l'accompagna, a lei. La ragazza e l'uomo si perdono fra la folla. Mio marito mi stringe a sé. Struscio le mie tette contro di lui. Il piercing scatena una scossa che mi stordisce. Respiro a fondo. Non aver pietà. Non ascoltarmi.
    
    S'è liberato un tavolo. Entriamo nel ristornante. Gli dico che devo andare in bagno. Mi suggerisce d'infilarmi il plug: s'è reso perfettamente conto del mio turbamento, della mia voglia. Lo farò. Praticamente corro dietro la porta dopo aver a malapena controllato di non entrare dalla parte maschile. La patata e la zucchina mi fanno capire che porta aprire. No, apro a caso, per la verità, ed è la porta con la patata. È la più vicina. Chiudo il chiavistello, sollevo la gonna, mi sfioro il clitoride, mi accarezzo... schizzo e mi sembra di volare. Schizzo e non so come non crolli per terra. Infilo il plug nell'ano. Un'altra liberazione. Un sospiro profondo. Sono più rilassata, adesso. Mi dirigo verso il tavolo, dove mi attende in piedi. Sono pochi passi. Mi chiede se sia turbata per i segni della frusta o per l'intrusione anale. Lo guardo senza espressione mentre mi sto sedendo. ...
    ... Mi sfugge un forte sospiro nell'appoggiarmi alla seduta. Tergiverso. Lui mi sorride, ironico. Non riesco ad articolare parola. Ordina mio marito per me. Azzecca proprio tutto, ma non vedo l'ora di andare via, alla faccia delle pietanze, che via via si rivelano squisite. Non vedo invece l'ora d'essere spogliata e presa. Ogni scelta va bene. Penso che se poi mi desse una valanga di paia di cinghiate... Rabbrividisco. Penso che preferirei il gusto dello sperma che mi schizza in bocca a questo paradisiaco dessert al cioccolato. Desidero un cazzo che non abbia nulla a che vedere con saponi e profumi. Trovo in questo pensiero una nuova spiaggia per la devastazione, per il piacere. Un'ondata di ricordi, di sensazioni, di voglie s'abbatte su di me; mi stravolge, mi sconvolge, mi distoglie da ogni pensiero che non abbia il sesso come argomento.
    
    Mentre lui guida tiene la destra fra le mie cosce. Giochicchia coi piercing. Ansimo, a cosce spalancate sulla cinqucento cabrio: chissà se mi si vede anche il plug. Concateno una serie di lapsus in cui l'aspetto sessuale è più palese della nudità del mio inguine. Vorticano i lampioni e le persone impegnate in questa che probabilmente è l'ultima passeggiata serale della stagione. Vorticano le sue dita attorno al mio clitoride. Vorticano le mie sensazioni. Sono stordita dalla voglia, o da tante voglie. Non so più se la meta sia l'albergo o se sia l'orgasmo. Mi rendo conto comunque che raggiungerò prima questo. 
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