1. MAI FIDARSI DELLE APPERENZE


    Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu

    ... quelle parole si rivolge a me ‘caro accompagnami di là in cucina, ho delle cose prendere’
    
    Cerco di metabolizzare quello che la vecchia mi ha appena detto di dargli un senso.
    
    ‘Non preoccuparti per lei non credo deciderà di lasciarci vero?’
    
    Ma poi sento che devono allontanarsi a prendere delle cose Mi lasciano sola.
    
    E preso per mano lasciamo la stanza lasciandola sola legata e adesso con mille domande nella testa.
    
    Devo assolutamente approfittare di questo momento della loro assenza. Cerco con tutte le mie forze di strapparmi via i bracciali di cuoio. “Mmmghhhh” Ci metto tutta la mia forza ma’niente fare.
    
    Torniamo in cucina dove lei come in una giornata qualunque si offre di prepararmi un caff&egrave.
    
    Devo farcela…merda’niente fare…
    
    ‘Siediti caro non aver fretta di tornare lei. Avrai tutto il tempo per farlo’.
    
    Non c’&egrave speranza.
    
    ‘Non essere impaziente’
    
    Dove cazzo saranno andati penso. E a prendere cosa Non mi piace. Non mi piace per niente la piega che stanno prendendo le cose.
    
    Mentre la caffettiera della moka &egrave sul fuoco la vedo aprire uno scaffale e prendere quella che sembra una piccola cassetta degli attrezzi.
    
    Quelle sue parole poi. Che cazzo intendeva quella vecchia pazza. Cosa voleva dire con “non vedrai il giorno di domani. Non hanno senso.
    
    La vedova di tanto in tanto mi guarda sente la mia impazienza la mia ansia ma non dice nulla.
    
    Non possono avere un senso.
    
    Lentamente seguita a cercare le sue cose in attesa ...
    ... di servirmi il caff&egrave.
    
    Domani dovranno slegarmi per forza e allora verrà il mio momento.
    
    ‘Tieni bevi’ mi dice servendomi il caff&egrave nero caldo e fumante.
    
    Si penso, ha detto una cosa senza senso. Una stronzata che le &egrave uscita quella testa marcia che ha.
    
    Bevo, &egrave una piacevole sensazione quella del caff&egrave che percorre la mia bocca scivolando poi caldo in gola ‘Bene’ dice lei ‘ora possiamo tornare dalla nostra ospite’ e portandosi dietro la scatola mi precede nel tragitto di ritorno.
    
    In un certo senso paradossalmente i miei ragionamenti mi hanno un po tranquillizzata.
    
    Come un cagnolino fedele percorro i suoi passi obbediente alla sua volontà.
    
    Sento dei passi in corridoio. Stanno tornando. E io sono ancora qui maledizione.
    
    Varchiamo la soglia della stanza. Ovviamente leiancora li bloccata a quei lacci come l’avevamo lasciata. Braccia e gambe divaricate, il corpo che giace contro la superficie di acciaio del tavolo.
    
    Non dico una parola quando loro rientrano. Sto ancora pensando. Devo trovare un punto debole. Una crepa tra loro. Devo uscire di qui, convincerli a slegarmi.
    
    A me basta vedere i suoi piedi e gambe nude, il pantalone tagliato, e mi torna duro.
    
    Lo scemo &egrave l’anello debole della coppia Su questo non vi sono dubbi
    
    Quei pochi minuti di assenza mi sono sembrati secoli. Ma ora sono di nuovo qui accanto a lei. La mia mano accarezza Nuovamente la sua pelle perfetta.
    
    Ma lui &egrave sei totalmente soggiogato al ...
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