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MAI FIDARSI DELLE APPERENZE
Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu
... oggiaro. Nomadi slavi. Gente pericolosa. ‘Le donne oggi son pericolose devi stare attento possono far perdere la testa a una persona per bene come te caro ma non dimenticare mai che tu sei un uomo e l’uomo deve sempre saper dominare una femmina’. Quando torno in commissariato sono stanca Grazie a dio non tocca a me stendere chilometri di verbali. Stavolta è compito del sovrintendente capo. Ascolto in silenzio le sue parole cerco di capire cosa voglia dirmi in verità Mi siedo in saletta a bere un gatorade. Mi viene in mente che stasera devo passare quello sfigato a portargli il libretto ‘Ho conosciuto tanti uomini in vita mia sai e so bene che non ci voglia tanto a una donna perchè vi venga subito su il pisello e quella troia si devo riconoscere che quella schifosa abbia un gran bel corpo non sei d’accordo anche tu caro?’ Ho quasi voglia di lasciar perdere per stasera. Sono molto stanca. ‘Io..non saprei forse beh si’ Poi però penso che invece un po di divertimento mi farà bene. ‘Ma certo certe cose non bisogna aver paura di ammetterle anche con una puttana come quella e non devi vergognarti se pensando a lei un uomo virile come te senta desiderio è comprensibile comprensibilissimo non sei forse un maschio? sarebbe stupirsi semmai se due chiappe come quelle ti lasciassero indifferenti’ Mi sento a disagio malgrado le sue parole in fondo suonino comprensive e amorevoli e mi sento come se lei fosse stata testimone dei miei sfoghi ...
... solitari. Decido per un piccolo antipasto. Prendo il telefono e chiamo il cellulare del coglione. Squilla a vuoto la testa di cazzo non risponde ah ecco “Allora ci sei Era solo per farti sapere che ho anche il numero del tuo cellulare come vedi so tutto di te. Anche quanti peli hai nel culo ma questo già lo sapevi vero? ahaha” Io ho appena finito di fissare al muro lo scaffale dopo averlo spostato dalla la parete di qualche metro. Non molto abituato a questo genere di lavori, mi sento piuttosto affaticato e la vedova si offre subito di portarmi un bel bicchiere fresco di limonata Quando sento suonare il cellulare nella tasca dei pantaloni Agnese è in cucina intenta a prepararmi quella bevanda dissetante. Il numero non è in memoria, ma nemmeno criptato. Rispondo. ‘Pronto’io”. Di nuovo quell’emozione che mi paralizza è bastato sentire nuovamente la sua voce per restarne schiavo. “Tu cosa tu vedi di farti trovare stasera. Sai, vengo apposta per te” ‘Ssi” La mia voce è volutamente un mix di arroganza e provocazione In quel mentre la vedova torna con un vassoio. Le basta guardarmi per comprendere ogni cosa. “Magari invita anche la tua amichetta settantenne che in tre ci divertiamo ancora di piu” “Ci sei coglione? E cazzo smettila di balbettare come un ritardato!’ Il mio imbarazzo,la mia inferiorità nei suoi confronti è palese e assoluta ma lei aveva capito già dopo pochi minuti la superiorità che vantava nei miei riguardi. Mi ...