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MAI FIDARSI DELLE APPERENZE
Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu
... divertita ad umiliare e ferire una persona perbene e incapace di reagire Il mio non è un sonno tranquillo. Faccio sogni strani Deve essere stata quella maledetta pizza. è come se sentissi delle voci nel sonno. Qualcuno che mi chiama. Non riesco a identificare il timbro vocale. Mi sembra di riconoscerle ma non lo potrei giurare Lei tiene vivo in me il pensiero di quella donna, la poliziotta maledetta, abile mi seduce un lato sottolineando la sua fatale bellezza, mentre l’altro alimenta costantemente il ricordo, amplificato ad arte, delle umiliazioni che mi ha fatto provare. Sa che se vuole che io la segua nei suoi propositi deve fare in modo che lei diventi per me un’ossessione. Per questo deve tener vivo in me il senso frustrante dell’umiliazione. Forse Salvo mi sembra di riconoscere la sua voce ma c’è anche una voce femminile mi sembra. Si una voce di donna, non giovane. “Paola”è un sussurro”Paola’devi pagare per quello che hai fatto. ..” “Agente'” Lei intanto mi ha preparato qualcosa mangiare sono scosso e non ho molta voglia di parlare per cui piu che una conversazione durante il pranzo è una specie di monologo. Un monologo che abilmente mi induce a pensare e a riflettere sul significato di quanto accaduto. Mi sveglio di soprassalto Mi rendo conto di essere completamente sudata nonostante sia fine ottobre e io abbia indosso solo pantaloncini e canottiera. è sudore freddo Sa che io l’ho trovata bella è bastato un ...
... attimo quando lei ci ha to le spalle per tornare alla volante e lei ha colto come il mio sguardo si sia posato sul suo culetto sodo ma sa anche cosa ha saputo farmi facevi sentire piu verme di un verme. “Che faccia che hai stamattina Pa” Antonio è alle macchinette a bere il caffè con l’ispettore Savino quando arrivo in commissariato. Mi dirigo diretta al distributore “Ho dormito malissimo Una di quelle pizze fatte con il gasolio”. L’ispettore e Antonio si fanno una risata e poi se ne vanno Prima di girare nel corridoio di destra però Antonio si volta e mi dice “Ah Paola, quel coglione che hai portato qui ieri ha dimenticato il libretto della macchina nel mio ufficio ” “Cazzi suoi Quando se ne accorge torna a prenderselo” Si, sono proprio di cattivo umore oggi Antonio se ne va e io resto lì a bere il mio caffè ingrugnata Poi, all’improvviso mi viene un idea. E se invece di aspettare che venga a riprenderselo glielo portassi io? Cazzo che idea Mi potrei divertire ancora un po’ con quel deficiente. E se ho fortuna magari incontro pure la vecchia e mi tolgo qualche soddisfazione pure con lei. Mi fiondo nell’ufficio di Antonio “Dov’è? ” Antonio è alla scrivania “Cosa” “Il libretto del coglione” “Ah sta li vedi. Sul tavolo” “Ok Senti abbiamo il numero di telefono di questo stronzo?” “Si certo, dalla targa sono risalito all’indirizzo”. Antonio senza sospettare delle mie vere intenzioni mi consegna tutto. Io mi guardo bene dal dirgli che glielo voglio ...