1. Dal dottore.


    Data: 01/09/2020, Categorie: Trans Autore: cora_trave, Fonte: Annunci69

    L'appuntamento era per le 18, sarei stato l'ultimo cliente.
    
    Era la prima volta che mi presentavo per l'esame della prostata ed ero un pò preoccupato.
    
    L'infermiera mi fece entrare nella stanza e mi disse di spogliarmi tenendo solo l'intimo.
    
    Il dottore entrò subito dopo.
    
    L'urologo era un cinquantenne robusto, alto poco meno di me, capello fluente, abbronzato e dai modi gentili.
    
    Mi chiese se era la prima volta e mi descrisse come sarebbe stato l'esame. Avrebbe fatto un'esplorazione digito rettale; mi rassicurò che non avrei provato alcun fastidio e tanto meno dolore.
    
    Mi fece togliere lo slip, mi invitò a salire sul lettino, a coricarmi sul fianco sinistro e a divaricare un po' le gambe.
    
    A quel punto si infilò un guanto e fece colare del liquido lubrificante sul mio ano.
    
    Abbondò con il liquido e sentii il suo dito che cercava d'entrare nel mio orifizio...istintivamente mi irrigidii contraendo lo sfintere...mi disse di stare tranquillo e cominciò a massaggiarmi la zona perianale...era una sensazione piacevole...a quel punto mi rilassai e sentii il suo dito dentro l'ano...lo stava esplorando minuziosamente...questa sorta di massaggio aveva provocato l'uscita incontrollata di qualche goccia di liquido seminale...il dottore se ne era accorto e per questo mi sentivo molto imbarazzato.
    
    Terminata l'esplorazione, mi asciugò con dei kleenex e mi disse che potevo rivestirmi.
    
    Non aveva riscontrato nulla di anomalo, ma mi fece una domanda che mi colse di ...
    ... sorpresa.
    
    Mi chiese come mai la zona anale era depilata.
    
    Subito gli risposi che era per un motivo d'igiene; mi guardò in modo disincantato ed allora gli dissi che mi piaceva giocare e che l'ano era depilato per il ruolo che avevo nel gioco.
    
    Mi chiese se ero gay, gli risposi che mi piaceva interpretare il ruolo della donna, travestendomi solo in privato.
    
    Mario, questo era il nome del medico, mi disse che era molto curioso di vedermi nei panni di una donna e mi propose un secondo incontro di approfondimento per il mercoledì successivo, sempre alle 18.
    
    Arrivai con qualche minuto d'anticipo, mi affacciai all'ingresso dell'ufficio, l'infermiera non c'era, mi venne incontro il dottor Mario che mi fece accomodare in una saletta attigua dove mi sarei cambiata.
    
    Prima di questo incontro ci eravamo scambiati degli sms ed avevamo concordato le regole del gioco: una formale visita ginecologica ad una matura e piacente signora.
    
    Dopo una ventina di minuti bussai alla porta dello studio, Mario aprì la porta e rimase piacevolmente sorpreso del cambiamento.
    
    Indossavo un ampio scialle che mi copriva tutta, calze velate color carne, scarpe nere con i tacchi ed una collana di perle.
    
    Mi squadrò da capo a piedi, mi fece girare su me stessa e si soffermò in particolare sulle gambe; si avvicinò da dietro, mi prese per i fianchi e mi fece sentire la patta gonfia di desiderio.
    
    Mi fece accomodare sulla sedia, accavallai le gambe, scoprendole perché riuscisse ad intravedere che ...
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