Lo vuoi papà? 2 - Vuoi che te lo succhi?
Data: 28/08/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: Andrea2022, Fonte: EroticiRacconti
... poi improvviso, proprio quel giorno che eccitata ero stata sorpresa da mio padre mentre mi stavo masturbando.
Quando me l'ero trovato con la patta dei pantaloni davanti al mio viso all'altezza della mia bocca, era esplosa impetuosa la mia voglia di fargli un pompino e farlo godere tra le mie labbra.
Era davvero impressionante la visione della sua verga davanti al mio viso e le sensazioni che mi procurava nel sentirne il peso, la potenza virile e l'odore di maschio che emanava.
L'asta scura e lucida come fosse di cuoio, era solcata da un intreccio a rilievo di vene bluastre mentre al vertice, una cappella gonfia e rosata faceva capolino parzialmente coperta dal prepuzio non completamente scappellato.
"Lo vuoi davvero papà? Vuoi che ti faccia un pompino?
"Si!"
Le mie labbra si erano dischiuse umide e vogliose per accogliere in un primo contatto il glande livido e gonfio.
Tenendolo con entrambe le mani lo avevo sentito scivolare plasticamente tra le labbra in cerca del contatto con la mia lingua.
Brevi escursioni dentro/fuori accompagnate da colpetti sul foro uretrale e sul frenulo teso come una corda di violino, gli procuravano repentine contrazioni che sentivo come brividi dietro la schiena e dentro il cervello.
Quando lo avevo imboccato per dare inizio ad un vero pompino, sentivo la cappella sbattere sull'ugola mentre ancora più della metà della sua lunghezza era fuori tra le mie dita.
Quando poi, sfilandolo di bocca e tenendolo in mano come ...
... uno scettro, ero scesa a leccargli l'asta in tutta la sua lunghezza sino ai testicoli, nuovi brividi avevano scosso il mio corpo mentre dalla mia fica sentivo colare umori come da una fontanella.
Ero ancora vergine e non potevo cedere alla tentazione di fare come Susy che si era fatta "deflorare" dal padre.
Allontanando dunque, quella tentazione, con una mano avevo cominciato a masturbarmi mentre con l'altra lo segavo accompagnando al tempo stesso le pennellate della mia lingua sui coglioni e sulla cappella percorrendo il lungo e venoso tragitto che li separava.
Io stavo per venire ma non volevo farlo da sola e dunque, interrompendo le manovre sulla mia clitoride, lo avevo imboccato e mentre con i movimenti della testa lo facevo entrare ed uscire dalla mia bocca, con la mano lo segavo facendogli scorrere la pelle che ricopriva il durissimo e gonfio nerbo.
A quel punto, gli ansimi di mio padre erano divenuti gemiti e mentre anch'io aveva ripreso a masturbarmi ed ero vicina all'orgasmo, lui aveva cominciato a rantolare e con un gesto improvviso, mi aveva messo le mani dietro la testa e schiantandosi sulle mie corde vocali aveva cominciato a sborrare.
-Vengo..vengo..sborro sborroooo!!!!
Un primo fiotto potente e caldo era finito sull'ugola ed in parte sulla trachea, un altro fiotto meno potente ma più abbondante sulla lingua, un terzo lo sentivo scorrere come fosse una fontanella, al quarto, avevo la bocca piene ed incapace di trattenerlo o ingoiarlo tutto, una ...