Il Ritorno di Francesca
Data: 17/08/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Incesti
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... riuscì a capire cosa si dicevano. Poi senti uno schiaffone… sulla guancia, ed un gemito di dolore, di nuovo le sentì parlare, poi un grido, non riuscì a capirne il motivo, ma sentì che Ely si lamentava. Quindi uno sbatacchiare di stoviglie e posate. Infine un rumore di tacchi che risalivano le scale. Francesca era nuda, tutti gli anellini che adornavano le sue parti intime e sensibili al loro posto, indossava solo autoreggenti e scarpe a spillo. Bella, sempre più bella e consapevole della sua bellezza. Ely la seguiva con un vassoio in mano. Lui era seduto su una poltroncina, indossava solo una vestaglia da camera. Lei si inchinò – buongiorno Padrone, sono ritornata – disse. – Bene – rispose lui calmo, ma cercando di nascondere l’emozione che quella presenza gli procurava, – accomodati – gli rispose facendogli segno verso un’altra poltroncina lì accanto. Lei prese il vassoio dalle mani di Ely ed a sua volta le fece cenno di mettersi carponi. Adagiò il vassoio sulla schiena della schiava e si sedette nella poltroncina vicino al Master. Prese la spremuta dal vassoio e servì il suo Master che bevve avidamente, per sé si servì un caffè che sorseggiò. – La schiava mi ha raccontato di stanotte – esordì. – Ho sentito qualcosa. L’hai punita! – – Solo uno schiaffone ed un morso su un capezzolo. Ma è solo l’antipasto, più tardi la porterò nel dungeon e la punirò davvero. – Parlavano in inglese a beneficio della schiava che non seppe contenere un brivido di paura. – Perché? – volle ...
... sapere il Master. – Perché si doveva fare fottere ed invece Lei ha chiamato Kristine. Non le piace? – Francesca era ritornata al lei. – Mi piace ed anche molto – rispose il Master, – però scelgo io chi e quando fottere e non tu. Non merita di essere punita. Invece Francesca sarai tu ad essere punita. – – Padrone… – disse Francesca, ma non riuscì ad articolare una risposta. – ssss – rispose lui, – vieni qui, in ginocchio, davanti a me. – Con grazia Francesca posò la tazzina sul vassoio, aggirò la schiava che stava tra di loro e si inginocchiò davanti al suo Padrone. – Comoda – disse lui e lei si accosciò, poggiando le natiche sui talloni. Lui l’accarezzò sulle magnifiche tette, un dito dentro gli anelli dei capezzoli, tirò. Francesca gemette di piacere. Poi lui scese, la mano si strinse sulla fica e la trovò grondante, pronta, eccitata, lei per l’emozione e per l’eccitazione s’imporporò. Lui saggiò anche quegli anellini e Francesca smaniò. Lui disse soltanto – versa un caffè anche per me. – Francesca ubbidì prontamente. – Dimmi quello che vuoi schiava – disse lui sorseggiando il caffè. – Padrone – esordì Francesca cercando di riordinare le idee. – Voglio essere di nuovo la Sua schiava… ma solo sua. – – Hai scoperto che ti piace essere anche Mistress – constatò il Master. – Sì, – rispose lei, – ho scoperto che mi piace dominare ed ho trovato questa schiava che voglio tenere. L’ho persino convinta a seguirmi dagli USA a Milano. – – E vuoi vivere qui con me, con lei. – – Sì Signore, ...