Avventure di uno qualsiasi - Segreti nella corte
Data: 12/08/2020,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Lesbo
Autore: inciu, Fonte: xHamster
... gialla.”
“Ciao Luigia, questa? Nel cassetto sotto la cassa?” “Si bravo.”
Non vi era scritto nulla sulla busta tranne V e D, era Valentina, usavamo queste cose per lasciarci messaggi all’oscuro di sua madre. Andai fuori già col casco in mano, di solito era per un appuntamento da qualche parte in paese o nelle campagne, lei non aveva moto o motorino quindi dovevamo stare nelle vicinanze, e quando usciva lasciavo a casa la moto per stare in bici affianco a lei. Mi misi in sella, aprii la busta, e vi era invece una lettera, di alcune righe.
Ciao Inciù, scusa se non ti chiamo, ma mia madre mi sta molto addosso in questi giorni come hai visto. Devo andare a Torino da mio padre, resto via una settimana, forse due, ci vediamo quando torno che andiamo al mare. Tua Vale.
Rimasi fermo in moto, col casco appoggiato sul serbatoio, andai per rientrare in bar, ma lo stomaco mi si contorceva, tornai sulla moto. Dovevo andare a fare quella commissione, decisi quindi di andare. Dovevo andare un paio di paese dopo il mio, quindi era un buon motivo per guidare e non pensare ai fantasmi della Vale che se en andava per qualche settimana. Arrivai all’indirizzo, non sapevo che era lui, ma sapevo chi era. Ero da un signore, uno famoso per non essere una persona affidabile, un mezzo furfante, aveva una agenzia investigativa, diceva, in realtà faceva il guardone nei luoghi della camporella, poi alla fine non finiva mai un caso, dicevano, cosa ci facevo lì per conto di mia zia?
Mi ...
... diede una busta, la misi nel piccolo bauletto porta documenti della mia moto e tornai a casa, bussai alla porta di mia zia, ma nulla, non c’era. Allora pensai di darla ad Evelina, andai nella sua dependance, la scala era aperta, andai su, la porta era aperta, sentivo delle voci dal salotto, il divano era proprio dietro il muro dell’entrata, entrai, speravo di beccarla con Luis, un porno in diretta mi avrebbe distratto. Invece erano lei e la zietta, una sopra l’altra, che si leccavano la fica. Ad essere sotto era Evelina, la sua fiche ela vedevo bene ed era fradicia, avevo bagnato anche il divano. La zietta le avevo messo dentro anche tre dita e con la lingua leccava il clitoride, ogni colpo di lingua era un mugolio di Evelina che partiva dal profondo di lei.
“Evelina, abbiamo uno spettatore”
Mi ero avvicinato troppo, zietta mi aveva visto, ma non si fermò e non ricevette risposta. Mi avvicinai ancora un pò e tirai fuori il cazzo.
“Eh no caro, sto giocando e divertendomi con una fichetta, aspetta il tuo turno o fatti una sega stando sulla poltrona” Così feci, mi abbassai i pantaloncini e mi misi sul divano a segarmi, guardando i corpi delle due donne che godevano . L’unica cosa che disse Evelina fu di non sborrare sul divano. Continuarono per un dieci minuti abbondanti, ed io mi segavo con calma, fino a che sentendo le loro voci mugolare all’apice della lussuria, all’apice dei corpi presi dai fremiti del piacere causato dai loro orgasmi sborrai pure io.
Rimanemmo in ...