1. Trasferta a Roma


    Data: 11/08/2020, Categorie: Etero Autore: TheOldJonny, Fonte: EroticiRacconti

    Vado a Roma per un concorso e scelgo un ostello per risparmiare. La variegata burocrazia fatta di bollettini e marche da bollo mi è già costata parecchio, almeno sulla sistemazione ci risparmio un po’. Affronto il concorso ed è il classico circo all’italiana: ore ad aspettare il nulla senza mangiare e bere, prove farlocche e amenità varie. Il tutto mi causa una pia devozione verso le schiere angeliche degna di una bolla papale di scomunica.
    
    Torno in ostello verso sera mogio mogio, vado in camera e indosso il mio marchio di fabbrica: joggers grigi e felpa con cappuccio della stessa colorazione. Scendo nella cucina comune e mi preparo da mangiare. Un grande classico della cucina saporita by Jonny: uova sode e riso basmati scondito. Penso che in un sanatorio mangino piatti di maggior sapore. Accendo i fornelli e seduta su uno sgabello c’è una ragazza molto carina. Capelli color rame con la frangetta, carnagione chiara e occhi azzurri azzurri. Vestiario curato, ma non volgare o eccessivo. Una bellezza straniera. Non è che abbia molta voglia di parlare, quindi lesso le uova, cucina il riso e comincio a mangiare. Lei intanto mangia una fetta di un rotolo dolce del supermercato e me ne offre un pezzo perché non riesce a finirlo. Parla un pochino l’italiano, comunque rifiuto perché non mangio dolci. Niente caffè, alcolici e sigarette. Quindi lo offre a una coppia, che era arrivata da poco, perché odia sprecare il cibo.
    
    Cazzo, quel sorriso, quel garbo uniti a una bellezza ...
    ... semplice mi smuovono. Attacco bottone. “Hi, Lady, I am Jonny. What is your name? I appreciate your kindness” mi presento e le chiedo il nome, quindi comunico che il gesto mi ha colpito. “My name is Anastasia. S-sono insegnante di bambini” risponde metà in inglese e in italiano. Un nome da principessa per una principessa. E infatti è dell’est Europa, Ucraina per la precisione. “I am sorry, but you are stunning. You have a fine taste for perfume” mi complimento per la sua bellezza e per il gusto fine nello scegliere il profumo. Sa davvero di buono. Entrambi arrossiamo imbarazzati. Ma che minchia faccio: mi hanno fregato a un concorso e cerco di rimorchiare? “Thank you, you look so masculine” ribatte. Iniezione di autostima, il mio pene si desta un pochetto. Virile con barba incolta, tuta e felpa grigia e deodorante della Coop da 1 euro. Rido, rido, rido. Comunque, le chiedo di andare a bere qualcosa appena finiamo di cenare.
    
    Salgo in camera, metto un paio di jeans e un maglione, scendo in atrio e ci rincontriamo. Usciamo e facciamo due passi verso il Colosseo. Magnifico. Foto di rito. Entriamo in un locale accanto al Colosseo, che ha l’aria di essere economico come un cono di caldarroste in autunno. Locale un po’ strano, perché ha delle tovaglie lunghe da ristorante sui tavoli. Magari ci fanno le apericene. Orrore!
    
    Arriva una ragazza per l’ordinazione. “A Negroni for me” ordina Anastasia. “Fammi un succo di frutta alla mela” dico io. Dopo un paio di minuti arriva la nostra ...
«123»