1. Ahmed: in giro a dubai (cap. 14)


    Data: 07/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Evan18, Fonte: Annunci69

    ... certo punto, aspettavo vicino ad un palo tentando di nascondermi, col cellulare in mano cercando di sfuggire agli sguardi. Un’auto bianca si accostò lentamente di fronte a me, fino a fermarsi. Il finestrino oscurato si abbassò lentamente e un uomo mi rivolse parole in arabo che non capivo. Feci per andarmene, ma il tono si alzava. Ad un certo punto disse:
    
    “Hey hey, English? Mhm….speak English?” disse e mi indicava di avvicinarmi
    
    Con voce femminea risposi “Yes”. (Trascrivo in italiano)
    
    “Chi stai aspettando?”
    
    “Ehm.. io…un taxi…ehm..devo…io…cioé” balbettai timidamente da lontano.
    
    “Vieni entra, non puoi stare fuori così”. In effetti aveva ragione, così mi guardai attorno e corsi verso lo sportello, in macchina.
    
    Guardandolo in macchina mi resi conto che era un bel omone. Forse sui 40 anni, in tuta e grosso di fisico, il giusto, quasi tutti muscoli. Mi colpirono le sue braccia.
    
    “Sexy babygirl you are” mi disse in un inglese un po' sfasciato.
    
    “Grazie” presi il complimento fiera di esserlo.
    
    “Aspettavi il tuo ragazzo? Ci sono tante ragazzine come te qui, che vanno in quel centro”
    
    “Si lui doveva venirmi a prendere”
    
    “Ma come si chiama?”
    
    “Ehm.. lui beh… non posso dirlo”
    
    “Dai, è di Dubai?”
    
    “Veramente…io non so…cioè lui..”
    
    “Ma è quello sul tuo telefono?” Mi disse dando un’occhiata allo sfondo del mio cellulare, che ritraeva Ahmed.
    
    “Si è lui”
    
    “Ahmed?!”
    
    “Lo conosci?” Dissi con stupore
    
    “Si facevamo affari una volta. Cose che voi ...
    ... femminucce non capite”. Risposi con assenso
    
    “Ti accompagno io, ora lo chiamo”. Prese il suo smartphone e chiamò Ahmed, parlarono in vivavoce per qualche minuto, ridacchiando in arabo incomprensibile.
    
    Chiuse la chiamata: “Fai un giro con me oggi”. Risposi contenta di SI; così almeno non ero sola e sapevo dove e con chi stare.
    
    “io sono Faris. Che hai fatto oggi al centro?”
    
    “Ho fatto la ceretta e il massaggio”
    
    “Ah ti mantieni bella. Che c’è sotto la meglietta?.” Lui ancora guidando si dirigeva verso un garage multipiano.
    
    Io alzai la maglietta e feci un nodo con le estremità, lasciando scoperta la pancia e il mio piercing all’ombelico visibile.
    
    “Mhm…mhm bel pancino” disse massaggiandolo con la sua manona che lo copriva quasi interamente”
    
    La fece scendere lungo l’ombelico e infilò le dita nel leggings: “Sei eccitata piccolina?”
    
    “Si, mi piacciono i tuoi muscoli. Sono grandii”
    
    Entrò nel multipiano parcheggiando l’auto in una fila lunga.
    
    “Vai toccali” disse alzandosi la maglietta. Misi la mano sul suo petto che era adornato da peli riccioli, la feci scendere e la passai sulla pancia dura per i muscoli, mostrò le braccia e gli massaggiai i bicipiti enormi:
    
    “You love big man muscles ah?”
    
    Faris era uno strafigo! Era enorme, più di Ahmed che aveva un fisico lineare e più magro. Lui era invece grossiccio, con un fisico da box. Il genere di uomo più maturo che mi piaceva tanto.
    
    “Girati bellezza” disse. Mi girai mostrando le chiappette evidenziate dai ...