1. Correva l'anno 3023 - 1


    Data: 06/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... donna. Ma adesso non ricordo… è passato tanto tempo…”
    
    “E adesso dove sono questi libri?”
    
    “E’ un pezzo che non esistono più.”
    
    “E’ un peccato.”
    
    “Già…”
    
    Il sole era diventato un enorme disco rosso e cominciava a sprofondare oltre la linea dell’orizzonte, mentre la sua luce veniva a poco a poco sostituita da un chiarore vieppiù spento ed opaco.
    
    Entrambi tacevano, ma entrambi erano divorati dalla curiosità che i discorsi fatti avevano acceso in loro.
    
    “Mi chiedevo…”, fece Hur, senz’altro il più smaliziato.
    
    Ay lo guardò con aria interrogativa.
    
    “E se fosse… se fosse l’appendice amorfa lo strumento che usavano per fecondare una donna?”
    
    “Potrebbe essere, - ammise Ay – ma l’appendice amorfa, come faceva a entrare nel buco della donna per fecondarla?”
    
    “Forse gli antichi conoscevano un sistema per farlo indurire al punto giusto: pensa quante cose non sappiamo di loro”
    
    “Ma le nostre conoscenze sono infinitamente di più delle loro e se fosse esistito un sistema per indurire l’appendice, lo avremmo saputo.”, ribatté Ay.
    
    “Ma se fa parte delle cause che portarono alla Grande Guerra, il Governo avrà fatto di tutto per nasconderlo.”
    
    Il ragionamento non faceva una piega, ma l’amico rimaneva scettico.
    
    “Ascolta, - riprese Hur, alzandosi dalla poltrona e abbassandosi con mossa lesta gli aderenti pantaloni di tessuto biotecnico – devi ammettere che a guardarlo lo diresti adatto a penetrare nel buco femminile.”, e si prese in mano l’uccello carnoso, che ...
    ... non ebbe nessuna reazione né all’esibizione, né al contatto, non essendoci culturalmente predisposto da secoli.
    
    Ay fissò il molle bigolo che l’amico teneva in mano: era la prima volta che glielo vedeva.
    
    “Sembra più grosso del mio, - osservò – posso toccarlo?”
    
    “Certo, - fece Hur, andando a sederglisi accanto sulla chaise-longue.
    
    Con due dita, Ay lo sollevò, stupendosi del calore e della levigatezza della pelle. Allora se lo depose sul palmo della mano, sfiorando involontariamente con un dito la borsa sottostante, che si raggrinzì leggermente.
    
    “Che strana appendice… - mormorò Ay, continuando a scrutarlo e a carezzarlo – c’è da chiedersi perché la natura ce l’abbia fornita, oltre che per pisciare… E’ piacevole da tenere in mano. Ti dà fastidio?”
    
    “No, assolutamente.”, rispose Hur, adagiandosi sullo schienale della chaise-longue, onde permettere all’amico di dilettarsi meglio con la sua appendice, grato
    
    nel contempo della gradevolezza che la cosa sembrava procurargli.
    
    Ma ecco che d’un tratto, qualche fibra prese a ridestarsi qua e là sotto la pelle non avvezza di Hur: la gradevolezza del contatto si arricchì di un vago sfrigolio, che prese a scorrere prima incerto, poi sempre più rapido nei gangli nervosi dell’amorfa appendice, che tanto amorfa cominciò a non essere più.
    
    “Ehi!...”, fece Hur, sentendo che qualcosa di nuovo si stava svegliando.
    
    “Sto sognando, o si sta facendo più grosso… e più consistente?”, mormorò Ay.
    
    “No, non stai sognando… sta ...