Io e bambola nel camerino. tu resta fuori e ascolta...
Data: 05/08/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69
... quella voce da bambina dirmi in un sussurro:
- "Sì, promesso, farò tutto quello che vuoi".
Vi fermate davanti ad un grande negozio di scarpe ad osservare le vetrine. Lei si avvicina a te, ed io so già cosa ti sta sussurrando.
Dopo pochi minuti entrate in quel punto vendita di abbigliamento dove a vostra insaputa, vi ho preceduto entrando nel reparto maschile.
E' un negozio che conosco bene, ci ha lavorato quasi un anno una ragazza brasiliana che andavo a trovare spesso prima che decidesse di tornare a casa con il culo decisamente più aperto di quando l'avevo conosciuta.
Ne conosco in modo particolare, gli ampi e un po' nascosti camerini di prova nel reparto femminile le cui pareti chiare ho battezzato schizzandole più volte della mia sborra nei momenti serali che precedevano la chiusura del negozio.
Sono poco più delle dieci della mattina di un lunedì qualunque, poche persone in giro, un paio di commesse, stanno svogliatamente risistemando negli scaffali i capi che il passaggio dell'orda domenicale ha lasciato sparsi ovunque. Vi state muovendo per il negozio separatamente. Lei si avvicina a te con un vestito tra le mani, ti vedo fare un cenno di assenso e con il capo tra le mani, vi dirigete verso la zona dei camerini di prova.
Aspetto ancora qualche minuto, sempre più impaziente, prima di seguirvi.
Quando mi vedi, di fronte a te, rimani quasi scioccata, stai per parlare ma io rapidissimo, con un cenno della mano ti impongo di rimanere in ...
... silenzio.
Non servono parole, tra noi non sono mai servite.
Con lo sguardo mi indichi il camerino dove Lei è appena entrata.
La porta è aperta, da brava bambolina obbediente ha seguito le mie istruzioni.
Entro veloce e la richiudo alla mie spalle.
E' seduta su una piccolo panca bianca con la seduta imbottita, la schiena inclinata appoggiata alla parete il culo che sporge sul bordo, la gonna è per terra, si sta masturbando la fica, due dita dentro, le gambe appena aperte, come le avevo chiesto di fare per me.
Le mutandine tirate di lato, la mano libera a stringersi con forza con le dita un capezzolo di un seno liberato dal reggiseno e dalla camicetta sbottonata.
E' talmente concentrata a godere che per un lungo istante non si rende conto della mia presenza, quando lo fa ha uno scatto improvviso e istintivamente si china in avanti per coprire la sua nudità.
- "Sono io. Riconosci la mia voce?" le dico con voce calda e ferma.
Lei alza la testa e mi guarda cercando nel mio viso che non ha mai visto, una conferma alle mie parole. Una conferma a quella voce che ha sentito per la prima volta solo pochi minuti prima.
Non le do il tempo di pensare, le ordino di continuare a masturbarsi per me. Sono in piedi davanti a Lei le gambe appena divaricate e piegate. Ho il cazzo così duro e bagnato che già si intravede una macchia più scura, che sporca la stoffa dei pantaloni.
Le afferro la nuca e le spingo la faccia contro il mio inguine.
Le sue mani, nervosamente ...