Io e bambola nel camerino. tu resta fuori e ascolta...
Data: 05/08/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69
Hooverphonic - Mad About You
https://www.youtube.com/watch?v=6EA-MIYY1bg
Ieri approfittando di un tuo momento di libertà mi hai telefonato per dirmi che oggi incontrerai nuovamente la tua "nuova amica", quella che ha risposto al tuo profilo su quel sito di annunci, dove organizzi i tuoi incontri all'insaputa di tuo marito.
Avete deciso di trovarvi in quel grande centro commerciale a Bergamo a fianco all'autostrada, per comprare dell'intimo, che indosserete per rendere ancora più speciale il nostro primo incontro dove finalmente saremo tutti e tre insieme.
Sino ad oggi di Lei, ho visto solo qualche foto che tu mi hai mandato, foto di voi insieme fatte mentre vi scopavate. Non conosco neppure la sua voce, che mi hai descritto così bene. Una voce da bambina con una nota roca e graffiante in gola.
Dopo che ci hai messo in contatto parlandole di me, ad una prima mail piena di imbarazzo e di cose non dette, ne sono seguite molte altre, ed ora so esattamente che tipo di emozioni "Bambola" sta cercando, di che cosa ha bisogno per riempire la sua mente, ora sono perfettamente sintonizzato con i suoi desideri più osceni e celati.
Ti immagino, mentre la fai salire sulla tua macchina, e combatti per reprimere l'istinto di baciarla, di respirare il suo profumo per scendere con gli occhi verso l'attaccatura del suo seno, che spunta da quella camicetta bianca che Lei, avrà lasciato leggermente aperta solo per te..., per eccitarti.
Quando poco fa mi hai telefonato, per ...
... chiedermi se ero libero questa mattina per accompagnarvi a Bergamo, ti ho mentito..., ed ora sono qui, in questo moderno paradiso dello shopping, per vedervi e seguirvi di nascosto mentre siete insieme.
Osservo la tua macchina entrare nel parcheggio. Vi vedo scendere, Lei è più alta di quanto immaginavo. Riesco a vederla solo di spalle, è biondissima, ha un bellissimo culo, lunghe gambe slanciate spuntano da una gonna scura appena sopra il ginocchio.
Ora siete in piedi affiancate sul grande tappeto mobile che sale dai parcheggi e porta all'ingresso del centro.
Vi parlate, i vostri volti, le vostre labbra pericolosamente vicine.
Ti vedo sfiorarle la mano mentre con un rapido gesto componi un numero di telefono sul tuo cellulare.
Ti rispondo al primo squillo.
- "Sì..., lo so dove siete. No, mi spiace te l'ho detto, sono a Milano in ufficio, non sono riuscito a liberarmi. Si lo so, avrei voluto esserci ma sono bloccato, un impegno improvviso...".
Bruscamente ti chiedo di passarmela. Rimani indecisa, con il braccio per un attimo sospeso tra te e Lei, poi le allunghi il telefono. La mia voce ora calma e decisa, le descrive in modo veloce e ordinata senza ammettere repliche delle istruzioni precise, ordini a cui Lei dovrà attenersi, anche se ancora non capisce.
In fondo è questo che lei vuole, l'unica cosa che desidera: essere dominata da un uomo nella carne e nei pensieri.
L'osservo tremare per un attimo prima di vederla annuire con la testa e sentire ...