Al centro dell'attenzione
Data: 16/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Anale
Autore: Evoman2, Fonte: xHamster
... la mente, risalii verso il clitoride, sembrava enorme sotto la mia lingua.
Lo presi delicatamente tra le labbra, succhiandolo piano. Elena gridò di un piacere disperato, le sue mani scesero tra i miei capelli implorandomi di continuare.
Sergio si allontanò per un istante, lo vidi tornare con una corda.
"Continua a leccare, puttana, non ti distrarre!" mi ordinò, poi iniziò a spogliarmi. Non opposi resistenza, come potevo?
Le sue mani erano abili, esperte, mi ritrovai ben presto con indosso solo il reggiseno e gli slip. Mi prese per un polso, piegandomi il braccio dietro alla schiena, poi l'altro braccio, li incrociò, li legò saldamente insieme.
"Così non ti potrai più toccare" ghignò "sei bagnata come una troia!"
Elena inarcò il bacino facilitandomi l'accesso alla sua fica, avevo la bocca piena del suo sapore, dei suoi umori, la sua fica mi piaceva, mi faceva impazzire!
E morivo dalla voglia di toccarmi, ero bagnata fradicia, ma avevo le mani legate, e non potevo far altro che sfogarmi sul suo clitoride. Non smettevo di titillarlo, di torturarlo, lo sentivo spingere orgogliosamente contro la mia lingua, lo sentivo lottare contro ogni mio sopruso. Elena gridava, era fuori di sé, mi stringeva tra le cosce, cominciai a mordicchiarla.
"Sì..." sibilò.
"Adesso tocca a te, puttanella" ringhiò Sergio rivolgendosi a me, vidi che teneva in mano un'altra benda, me la passò sugli occhi. Tutto divenne buio, Elena divaricò completamente le grandi labbra, "dai..." ...
... disse.
Presi a leccarla selvaggiamente, la mia lingua dentro il suo buco, ero come drogata, volevo farla morire, volevo farla urlare, trovavo sempre nuovi angoli da leccare, da esplorare, era imbarazzante!
Come avrei potuto guardare ancora Elena al lavoro?
Udii dei passi dietro di me, a piedi nudi, pensai che fosse Sergio.
"Vi presento due miei amici" annunciò Sergio ad alta voce, un brivido, mi staccai lentamente da Elena, una mano scese ad accarezzarmi la schiena nuda, qualcuno rise, erano in due. Parlavano straniero, dal tono della voce mi sembravano africani.
"No..." sussurrai, ma non mi sentì nessuno.
"Sonia, ti presento Lewis" ghignò Sergio "e tu, Elena, vedi di far divertire Maurice".
La mano mi slacciò il reggiseno.
Elena disse qualcosa, la cercai con le mani ma non la trovai più. Lewis mi afferrò per i seni, trattenni stento un grido, mi tirò a sé, mi accorsi di avere i seni duri come sassi.
Lewis me li accarezzò, le sue dita sui miei capezzoli. Gemetti, era fantastico, mi abbandonai con la schiena contro il suo petto muscoloso.
Ero sua, mi sussurrò qualcosa all'orecchio, avvertii la pressione del suo cazzo contro il fondoschiena.
Elena gemette, sentivo dei colpi sordi provenire dalla sua direzione, l'altro se la stava già scopando!
Le sue grida accompagnavano ogni penetrazione che subiva.
Avvertivo un disperato bisogno tra le gambe, avevo la fica caldissima, insoddisfatta, pulsante di desiderio.
Lewis mi stava passando una ...