1. Sorpresa - cap. I


    Data: 28/07/2020, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: maschioXmaschi, Fonte: xHamster

    ... semieretto.
    
    Vista la direzione del mio sguardo, si guardò e ridacchiando mi disse: "Scusa, Sandro, spero che non ti scandalizzi, ma... il bruciore me l'ha fatto quasi rizzare."
    
    "Vedo... mi dispiace. Brucia ancora?"
    
    "Un po'... forse me lo dovrei lavare."
    
    "Aspetta, ti porto subito le salviettine per l'igiene intima. Sono impregnate del liquido giusto."
    
    Corsi in bagno e tornai con la confezione in mano. Il suo uccello ora era dritto come un fuso.
    
    Non so dove ho trovato il coraggio, ma gli dissi: "Vuoi che te lo ripulisca io?"
    
    Lui mi guardò dritto negli occhi, un po' sorpreso, ma mi disse: "Sì, grazie... io non le ho mai usate. Tu sai come si usano, no?"
    
    Mi sentii tremare per l'emozione. Mi inginocchiai davanti a lui, estrassi dal barattolo una salviettina e gli dissi: "Scusa, eh..." prendendo su una mano quel suo prodigioso palo e con l'altra passando delicatamente la salvietta inumidita sulla parte superiore.
    
    Era sodo, turgido, duro eppure, gradevolmente soffice sulla mia mano. Era come un sogno.
    
    Sentivo che il mio cazzo cominciava a premere con crescente vigore dentro alle mie mutande.
    
    "Come va?" gli chiesi per rompere l'imbarazzante silenzio.
    
    "Un po' meglio... ma brucia ancora un po'."
    
    "Aspetta, forse è meglio che ce ne passo un'altra", dissi e ricominciai a detergere delicatamente la pelle del suo straordinario uccello con una nuova salviettina.
    
    Il suo arnese sarà stato lungo ventidue o ventitré centimetri ed era dritto, liscio e ...
    ... circonciso. Lo sentivo fremere sulla mia mano. Dio che emozione!
    
    "Ti faccio male?", chiesi.
    
    "No, no... hai delle mani delicatissime e comincio a sentire meno bruciore ma... forse è meglio se continui" mi rispose e il suo cazzo palpitò di nuovo sulla mia mano.
    
    "Sei circonciso. Come mai?", gli chiesi.
    
    "Una fimosi, da ragazzo. Non riuscivo a scappellarlo per pulirlo e, sai... ogni volta che mi facevo una sega mi faceva un male boia", mi spiegò lui ridacchiando.
    
    "Te ne facevi molte?" gli chiesi io allora, continuando a detergerlo delicatamente.
    
    "Beh, sì... e anche ora... quando uno è solo, sai com'è..." rispose lui e il suo uccello ebbe un breve guizzo.
    
    Allora, finalmente mi decisi. Posai la salviettina senza togliere la mano di sotto a quella splendida mazza, gli posai sopra l'altra mano quasi a mo' di sandwich, avvicinai la testa e cominciai a leccarne delicatamente il glande grosso e liscio che sporgeva dalle mie mani. L'uccello sobbalzò, ma lui non si sottrasse e non disse nulla.
    
    Incoraggiato dalla sua assenza di reazione, ma col cuore che mi batteva come una grancassa, schiusi le labbra e glielo presi in bocca. Tolsi le mani ed allora lui cominciò a spingere lentamente il bacino in avanti facendomelo scivolare tutto in bocca. Io ero raggiante e talmente eccitato che rischiavo di venirmi nei calzoni.
    
    Così, cominciai a prodigarmi in uno dei migliori pompini della mia vita, con tutta la mia arte e con devota dedizione; mentre le mie labbra andavano ...
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