1. Giocando a calcio - 2


    Data: 28/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... lì. Solo per i soldi se ne è andata quella puttana della mia ex moglie» disse Andrea ancora nervoso dell’accaduto.
    
    «Beh solo per quello è scappata perché con quella roba» e indicò il pacco di Andrea «che hai non faresti scappare nessuna donna».
    
    «Dai non fare lo scemo» disse Andrea.
    
    «Avessi io la proboscide che hai tu in mezzo alle gambe nessuna donna mi sfuggirebbe» disse Matteo amareggiato.
    
    «Dà soddisfazioni in effetti» aggiunse Andrea.
    
    «Enormi soddisfazioni. Hai un minchione enorme!» Disse Matteo forse con un tono un po’ troppo alto. I due si misero a ridere.
    
    «Spero lo erediti mio figlio cazzo. Già che mi inizia a sborrare in buone quantità mi fa solo felice.»
    
    «Non è facile portare un cazzo grosso come il tuo in giro. Sarà in grado?» Chiese Matteo serio.
    
    «Cazzo lo spero. Sarei super contento se posso ereditagli la misura del cazzo. Tutto il resto l’ha preso da quella puttana. Però la gentilezza l’ha presa da me» aggiunse Andrea.
    
    «Figa quanto è grosso il tuo cazzo. Lui te lo ha mai visto?».
    
    «Non penso. Sicuramente non duro. Da piccoli facevano la doccia insieme ma adesso no, chiudiamo anche la porta quanto siamo in bagno. Però mi vede spesso in mutande. Sai che io dormo in mutande».
    
    «Sì mi ricordo perché anche io dormo in mutande o nudo. Gli hai fatto il discorso sul sesso?».
    
    «Certo. Ma mica gli ho mostrato il mio cazzo duro. Lo avrei traumatizzato». I due si misero a ridere mentre sorseggiavano le loro birre e mangiavano qualche ...
    ... patatina che erano arrivate assieme alle birre.
    
    «Peccato, avrebbe visto tutta la virilità di suo padre» aggiunse Matteo.
    
    «Scemo che sei! No forse un giorno ci sarà modo di farglielo vedere ma mica vado in giro a masturbarmi davanti a lui» disse Andrea.
    
    «No esatto, anzi è lui che si sega più di te. Sta crescendo dai, non lamentarti» aggiunse Matteo bevendo la birra.
    
    «Non mi lamento affatto. Voglio solo che sia felice. E col cazzo grosso».
    
    Andrea e Matteo iniziarono a ridere come due bambini. Passavano davvero del bel tempo assieme. Avevano fatto le scuole superiori assieme e poi il loro percorso si era diviso ma la loro amicizia no. Era continuata per tutti gli anni delle superiori e anche dopo.
    
    Smesso di ridere i due rimasero seduti a guardare davanti a loro senza dire più niente. Erano grandi amici e questo lo si vedeva bene.
    
    «Tempo di andare in palestra per me. Così non mi devo deprimere del mio piccolo cazzetto» disse Matteo alzandosi dalla sedia.
    
    «Lo sai che non hai il cazzetto. Sei sopra la media italiana» aggiunse Andrea.
    
    «Lo so ma in confronto al tuo il mio è piccolo. Ciao cazzone ci si vede in giro. Non scoparti troppe pollastre» disse Matteo ridendo.
    
    «Non farti troppe seghe maiale!» Rispose Andrea ridendo.
    
    Matteo si allontanò dal locale, si diresse verso la sua macchina. Andrea rimase seduto a finire di mangiare le ultime patatine rimaste, poi si alzò anche lui e si diresse verso casa da suo figlio Giorgio che di certo lo stava aspettando. 
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