1. IL TRIBUTO


    Data: 27/07/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Masturbazione Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... fianco seminuda.
    
    Speriamo bene, pensai, avevo le calze a rete nere e le scarpe col tacco, di sotto …
    
    come piaceva tanto a lui.
    
    Intanto, mio marito, fece ripartire il video per la seconda volta!
    
    Io ero là, sulla foto appena stampata, col sorriso ammiccante e quasi ingenuo: facevo da sfondo ad un grosso cazzo, in primissimo piano, quello di “Lui”.
    
    Con la mano se lo stava iniziando a smanettare, massaggiandoselo e scapocchiandolo ripetutamente, in maniera molto sensuale.
    
    Le immagini avevano un che di liquido, sinuoso: vedevo la pelle che si ritirava, per lasciare uscire il grosso glande rosso, gonfio.
    
    Dava l’idea di una belva o, meglio, di un serpente che vuole conquistare e mordere la sua vittima, non può trattenersi pieno di bramosia.
    
    Le immagini si ripetevano nel breve filmato … non mi stancavo di guardarle … avevano un qualcosa di ipnotico … anche i suoni, gli sbuffi del maschio, il rumore delicato della “manipolazione”,
    
    tutto contribuiva a dare al video valenze sempre nuove e, allo stesso tempo ancestrali.
    
    Gerry sparì … insieme alla stanza intorno a noi.
    
    Il mondo intero sparì … in quei pochi attimi: ed io compresi …
    
    Non era una sega da “pippaiolo” quella a cui stavo assistendo.
    
    La mano dell’ uomo non lo stava masturbando per cercare un attimo di piacere solitario: quell’ uomo era un “sacerdote” ed io, nella foto, nel simulacro, la donna –dea!
    
    La personificazione stessa della fertilità, della natura e dei Misteri più antichi della ...
    ... vita.
    
    I suoi gesti, la sua manipolazione, non avevano più nulla di pornografico.
    
    Non se lo stava facendo in mano per togliersi uno sfizio: era lampante!
    
    Lui, l’ Officiante, maneggiava l’ attrezzo, simbolo della virilità, alla ricerca del seme dell’ uomo …
    
    sbucciava il baccello della vita, cercando di trarne il succo vitale …
    
    La dea non era con lui, ma non importa …
    
    Da tempi immemorabili, l uomo celebrava, anche da solo, il rito della fertilità.
    
    Ma sempre in simbiosi con l’ eterno principio femminino e creativo.
    
    I Masai, gli antichi popoli Mesopotamici, le civiltà perdute, i seguaci del Tantrismo …
    
    Celebravano da sempre lo stesso, eterno rito: lo Yin che cerca la completezza creativa nello Yang: ancora una volta davanti, al mio sguardo, si stava celebrando!
    
    La mano dell’ uomo scorreva svogliata sul suo grosso cazzo … ogni gesto era calibrato, sapiente, tutto il suo essere era proiettato all’ emissione della sborra.
    
    Era ovvio che non provava il piacere discinto di un ragazzo arrapato, ma il desiderio di tributare tutta la sua devozione, la sua ammirazione per la donna-dea, in chiunque si fosse impersonificata,
    
    la mia bellezza, le mie forme, non gli interessavano durante il rito …
    
    Lui cercava solo, in maniera ossessiva, di trovare il principio vitale maschile e di inseminarlo nella fertile alcova femminile, nonostante usasse solo un simulacro, la foto, per ispirarsi…
    
    L’ unico scopo era portare a termine la sua invocazione, la preghiera più ...
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