La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 12
Data: 26/07/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69
Sfilai il cazzo da Sophia e iniziai a leccarla. Lei portò la mano libera, quella che non stava masturbando Martha, sul suo clitoride e iniziò a sfregare fortissimo.
Nel frattempo, Martha ancheggiava con vigore sulla sua faccia.
Mallory si avvicinò verso di me e mi sussurrò all’orecchio: “Allora, vedo che ti stai divertendo?”.
Subito dopo portò il cazzo alla mia bocca. Lasciai perdere la vagina di sua madre ed iniziai ad avvolgere la mia asta preferita.
Ingoiai tutto il membro che, come ormai era consuetudine, arrivò a spingermi sull’ugola.
Guardai Mallory con gli occhi da cucciola ferita. Con il poco trucco che mi restava in volto, dovevo essere un misto tra una pornostar e una donna ferita.
Mi strinse la testa. Mi guardò e sorrise.
Iniziò, come mai fatto prima d’ora, a fottermi la bocca con forza.
Resistetti al senso di nausea che ebbi con il primo impatto della sua enorme cappella con l’ugola e tenni duro, senza allentare di un centimetro la morsa e senza rallentare la torsione della mia lingua.
Mi sfilò il cazzo dalla bocca, io ero lì, che la fissavo come un cagnolino inerme, con la lingua di fuori.
Un filo di saliva teneva ancora unite la mia lingua e la sua cappella. Mi guardò, si avvicinò e mi baciò. Poi mi disse: “Questo non è per te adesso.”
Mi girai e vidi che Henrietta era già a pecora sul bordo del letto. Mallory la spostò, adesso era con le ginocchia sul materasso, salì anche lei sul letto ed iniziò a penetrarla, con violenza. Si ...
... vede che non era la prima volta che lo facevano.
Mallory le prese le mani e le portò sui suoi fianchi.
Henrietta resisteva in piedi solo grazie alla tensione dei suoi addominali.
Poi inarcò la schiena e Mallory iniziò a morderla.
Ero gelosa, ma soprattutto, avevo voglia di cazzo, volevo qualcosa che, in questo esatto momento mi riempisse la bocca, mi inondasse di sborra e mi lasciasse il culo aperto.
Mi fiondai su Henrietta, iniziai a leccarle avidamente il membro, per poi passare al mio collaudato pompino.
Venne dopo nemmeno trenta secondi.
La baciai, facendole colare la sua sborra in gola direttamente dalla mia lingua.
Nel frattempo, Martha e Sophia, che avevano iniziato un sessantanove dal quale non sembravano avere intenzione di sganciarsi, continuavano ad ansimare.
Io continuavo ad essere ancora più vogliosa. Forse il tempo chiusa in camera a fare silenzio non aveva fatto altro che far crescere esponenzialmente la mia voglia di esser troia.
Mi sporsi dal letto e allungai la mano verso il dildo che poche ore prima la mamma di Mallory mi aveva infilato in culo. Prima lo leccai per bene, poi lo infilai nella vagina di Martha, che grondava umori su tutte le cosce. Anche Sophia contribuì ad inumidirlo per bene. Quando divenne talmente umido da scivolarmi dalle mani, lo poggiai sul materasso e mi ci sedetti sopra. Entrò tutto, rimase fuori solo la base. Provai a muovermi.
La sensazione era un misto di dolore e piacere tremendo.
Sentivo ogni parte ...