Ricordo di un’estate
Data: 21/07/2020,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu
... vibrazione e della percussioni sventagliando poi le gambe a forbice, sino allora poste l’una sopra l’altra. Il risultato fu che venne urlando in pochi secondi e stavolta, oltre a colare schizzò anche alcune gocce incandescenti che ricaddero sul lenzuolo e per terra. La mia amica aveva goduto per l’ennesima volta, ma, seguitando, a penetrarsi indiavolata, dopo pochi secondi si donò anche il secondo orgasmo che, visibilmente dipanandosi dal centro del suo essere, la squassò completamente. Uno spasimo lunghissimo unito a urla belluine che provenivano da quelle splendide labbra a scoprire la candida e perfetta dentatura e la lingua roteante. “Basta, non ce la faccio più” . Virginia, quasi folgorata dall’ennesimo eccesso di depravazione, si lasciò ricadere in ginocchio, tutta madida di sudore, violata ed esausta, così come lo era la sua patatina depravata che, certo, non avrebbe sopportato nuovi orgasmi. “Devo riposarmi” sospirò sfinita. Si posò come un angelo leggiadro sul suo letto sospirando soddisfatta. “Sono così stanca, Deb, non avevo mai raggiunto orgasmi così potenti. Sono distrutta”. “Ti ho immortalata al meglio delle mie capacità cercando di cogliere tutta la tua carica sensuale. Non sarà facile neanche per me dimenticare questa nottata, sei stata fantastica” la rassicurai carezzandole il viso imperlato di goccioline di sudore. “Non saprei neanche dirti quante volte sono venuta qui, sul mio lettino soffocando sospiri sul cuscino. Da quando avevo 11-12 anni è diventata ...
... un’abitudine, tanto che di norma non riesco ad addormentarmi senza almeno un paio di orgasmi”. -“Come hai avuto il coraggio di comprare questi oggettini?” le chiesi. “Un paio, come ti accennai, su internet: quando arrivarono dissi che era intimo. Il dildo l’ho comprato in gita ad Amsterdam l’anno scorso. Ho fatto finta di avere dimenticato il cellulare in albergo e sono andata a comprarmelo, insieme allo stimolatore del punto G. Il mio sogno sarebbe stato masturbarmi su un sybian.” -“Un sybian? E cos’è?” la interrogai spaesata. “Una sorta di sellino che puoi cavalcare alla cui estremità c’è un dildo che ti penetra roteando tra le tue pareti…da quanto ho visto dai filmati regala numerosissimi orgasmi incredibili. Ma rimarrà un miraggio: non posso portarmi a casa un aggeggio di 10kg, tra l’altro molto costoso”. -“Ti sei dedicata così tanto al piacere solitario….penso di non aver conosciuto nessuna che ne sia più esperta. Sessualmente sei così particolare, Virginia…”. “So cosa pensi, Deb, che io non sia normale. Me lo sono chiesta tante volte anche io. Sono consapevole di essere particolare. Potrei divertirmi con chiunque, ma, in qualche modo, mi sentirei sminuita. Non ho sinora voluto condividermi con nessuno. Inoltre, ho iniziato a pensare che so donarmi certe vette di piacere che non credo chiunque saprebbe eguagliare. E allora perché rimanere delusa? Così mi sono immersa in questo mondo di vizi segreti e ossessionanti. A volte persino mentre parlavo con mia madre, da dietro la ...