A livorno in hotel, un non previsto incontro, con due falegnami.
Data: 19/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: anita69, Fonte: Annunci69
Quest’anno l’estate di San Martino è particolarmente dolce: sole, caldo, voglia di vivere.
Con Gius decidiamo di andare un paio di giorni e una notte a Livorno, una città che ci piace molto, con i fascinosi canali della Venezia, la costa frastagliata di scogli, l’Acquaviva, la Baracchina Rossa, la Terrazza Mascagni che nei tempi bui fu intestata a Ciano. L’affascinante porto con la fortezza medievale e quella rinascimentale, le tante trattorie dove degustare una cucina “forte” rossa di pomodoro ma anche di pesce freschissimo.
Amiamo Livorno e passare due giorni romantici, con il sole novembrino, ci aggrada molto.
Prendiamo una camera matrimoniale in un Hotel a tre stelle, carino, pulito, ci insediamo nella tarda mattinata e vista l’ora tarda, decidiamo di mangiare qualche cosa al ristorante dell’Hotel, riservandoci una cena pantagruelica per la sera.
Mi metto addosso qualcosa di leggero, casualmente abbastanza sexy e scendiamo a pranzo.
Ci danno un tavolo con accanto due baldi giovani, due belli, alti, robusti, con le mani dure e callose, da lavoro.
Non manco certo di osservarli e loro guardano me, con occhi interessati anche un po’ morbosi, devono essere a stecchetto da un po’ per guardare così una "cinquantaccia" come me, sempre in tiro, ma più grande assai, di loro.
Gius, che è sempre pronto con la sua maialaggine, fa in modo che mi sieda dalla loro parte: non perde occasione per esibirmi, se capita l’occasione.
Per sedermi al tavolo devo chiedere ...
... permesso ad uno di loro, quello più alto, che è carino ad alzarsi, ma anche pronto a strusciarsi casualmente sul mio culetto, quando passo davanti.
Ordiniamo delle cozze al vapore e triglie alla livornese per stare leggeri.
Anche i ragazzi stavano mangiando le stesse triglie e mi viene spontaneo chiedere loro, che non avevamo mai smesso di fissarmi, se erano buone.
E’ bastato quella frase per far partire una conversazione a 360° con loro attenti ad ogni mia mossa, con gli occhi che mi bucavano il vestito.
Veniamo così a sapere che sono due falegnami specializzati, che vengono dal nord Italia per fare dei lavori di rifinitura su un grande barca in costruzione nei cantieri livornesi.
E’ l’ultimo giorno, poi l’indomani mattina ritorneranno a casa, dopo una settimana di duro lavoro.
La chiacchierata va avanti e il vino aiuta a spostare il discorso sul frivolo: grandi complimenti alla mia mise, ai miei occhi, al mio fascino, al mio essere “donna”.
Mi sto cominciando a divertire, faccio la civetta con discrezione, dico e non dico, accavallo di gambe con malizia, tiro insomma la mia rete di milf vogliosa di gioventù.
Prima di andarsene i due giovani ci propongono di bere qualcosa la sera dopo che siamo tornati da cena…mi schernisco…dico vediamo…vedo che guardano con interesse la chiave della nostra stanza, che ha il numero in bella vista.
Sono certa che l’hanno memorizzato.
Sorrido maliziosa buttando là che forse l’armadio della nostra camera non chiude ...