1. Fermezza e buona sorte


    Data: 16/07/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... malinconicamente di rimettere insieme i pezzi della sua vita, giacché questa è una follia, un’insolita temeraria irragionevolezza. Maura questo lo sa bene, è sconsolata, eppure non demorde né desiste, poiché chi corre attraverso il mare cambia soltanto il cielo sotto al quale vive, non di certo l’animo né il proponimento dentro di sé. Non si può schivare né sfuggire all’angoscia, scampare all’oppressione e sottrarsi al tormento, perché l’animo e l’intento lo si fortifica anche standosene a casa, affrontando il dolore e la sofferenza soltanto se lo si vuole veramente. Maura, al contrario, in un piccolo atto di vigliaccheria o forse di coraggio aveva preferito partire e attualmente se ne sta lì, seduta all’ombra di quella palma a bere il latte di cocco, osservandoin modo afflitto e malinconicol’oceano davanti a sé, dove i riflessi del sole s’incontrano quieti, unendosiin maniera flemmaticaalla brillantezza delle onde. Quelle immagini la confondono, la turbano in un certo senso,l’arruffano e la sovvertono,dal momento che ricorda quando Beppe era il sole e lei l’acqua dell’oceano, dato che rievoca molto bene quei raggi che la penetravano, creandoinnegabilmenteuna magia con il suo liquido di vita, facendo nascere prima un timido e poi sempre più potente quell’inaspettato, ma ambito eauspicato orgasmo.
    
    Lei ricorda amorevolmente la passione, soavemente le sensazioni, premurosamente le carezze, indimenticabilmente quei baci, benevolmente le risate, dolcemente le tenerezze e ...
    ... appassionatamente l’energia, richiama immediatamente alla memoria la prima volta con lui in vacanza sotto una tenda mezza rotta, quando aveva soltanto ventitré anni, in quanto non era vergine perché era stata stupida, però si era notevolmente persuasa ripetendo e convincendosi verso sé stessa che Beppe era indiscutibilmente diverso, in quanto sarebbe stato per sempre. Lei cita l’ultima volta quell’amplesso di breve durata, in cui lui non l’aveva nemmeno aspettata: di solito lo faceva, pensava prima al suo piacere, invece quella volta no, per il fatto che in quella precisa circostanza Maura aveva capito che qualcosa si era enormemente snaturato, il tutto era fatalmente cambiato, mentre adesso appoggia quella noce di cocco sulla sabbia accanto a lei, chinando la testa e piangendo in maniera silenziosa. Sono stati più di dieci lunghi anni buttati a causa del suo impettito, intransigente e massimalista irremovibile orgoglio:
    
    “Ciao, t’ho visto qui piangere tutta da sola. Non mi sembra proprio una buona né spensierata vacanza. Posso sedermi?”.
    
    “Scusa, credo che oggi non sono per niente di grande compagnia”.
    
    “Sai, nemmeno io lo sarei, però dopo otto anni la mia ragazza m’ha lasciato. Anch’io avrei dei buoni motivi per piangere, in effetti”.
    
    “Perché non lo fai?”.
    
    “Non ha senso né significato, dal momento che è un’energia sprecata, usata malamente, in aggiunta a ciò non se lo merita”.
    
    “Quanti perché”.
    
    “Ce ne sono altrettanti, anzi, mille e forse più”.
    
    “Non ci avevo ...