Una moglie libera 3 - Il treno
Data: 11/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Andrea2022, Fonte: EroticiRacconti
... col suo cazzone da vero stallone da monta.
Che meraviglia!
Davvero un viaggio stupendo!
Ecco amore, gli avevo raccontato come si erano svolti i fatti anche se, più che le parole lo avevano eccitato le immagini.
Naturalmente, il tono della conversazione ed il livello di complicità raggiunto, ci aveva fatti eccitare entrambi e mentre la sua mano ravanava(sempre sotto le copertine che avevamo sulle gambe) la mia fica già abbondantemente bagnata, io gli avevo afferrato il cazzo già duro per fargli una sega:
"Aspetta un attimo che metto il preservativo altrimenti sporco i pantaloni e la copertina."
Mi aveva sussurrato nell'orecchio aumentando ancora di più la mia eccitazione.
Io avevo goduto già due volte quando aveva sborrato anche lui.
Il preservativo pieno glielo avevo sfilato io e dopo averlo annodato me l'ero messo in tasca pregustando già il momento di fartelo vedere arrivando a casa "Eccolo, bello pieno pieno!"
In quel momento avevo maledetto il fatto che fossimo in aereo senza la possibilità di appartarci per fare una bella scopata.
Aveva un bel cazzo l'architetto, non molto grande ma decisamente gonfio di vene e duro come un ramo di legno ed il fatto di non potermelo mettere dentro, mi creava delusione e rabbia.
Mi sono consolata comunque, quando hanno spento le luci infilandomi con la testa sotto il plaid per fargli un succoso pompino senza preservativo ...
... giacché l'ingoio avrebbe impedito di sporcare.
Che goduria, ripulirglielo con la lingua dopo l'ingoio protetta dalla coperta mentre le hostess passavano a controllare che tutto andasse bene.
"Altroché bene! Benissimo per me in quei momenti di esibizionismo trasgressivo!
Come puoi immaginare, per tutto il resto del volo eravamo entrambi arrapati ed avevamo già concordato che all'arrivo saremmo andati in quel motel sulla superstrada dove mi hai accompagnata anche tu a scopare qualche volta.
Mentre eravamo al ritiro bagagli già mi sentivo un formicolio nella fica umida all'idea che di li a poco mi sarei gustata il cazzone dell'architetto.
Una doccia gelata aveva raffreddato i miei ardori quando all'uscita, abbiamo trovato ad aspettarlo la moglie.
Porca vacca!
Quella racchia proprio in quel modo doveva rovinare i nostri piani?!
Ormai però, ero arrapata e non volevo rinunciare al cazzo a qualunque costo.
Così, avevo fatto un po' la troia col tassista e con la macchina l'ho fatto entrare direttamente nel box dove mi sono fatta leccare la fica e gli ho fatto un pompino di quelli che so fare io.
Poi, dopo un'altra goduriosa leccata di fica per farmi godere ancora e dargli il tempo di ricaricarsi, mi ha finalmente scopata col risultato di riempirmi di sborra come puoi vedere tu in questo momento.
Chiavami amore, chiavami fammi godere e poi portami a letto che sono stanca morta!