Una moglie libera 3 - Il treno
Data: 11/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Andrea2022, Fonte: EroticiRacconti
... piena di sperma e umori vaginali.
-Che porco che sei!-
-Che troia che sei!-
-Che cornuto che sei!-
-Ti amo, ti amo così come sei, sempre arrapata e in cerca di cazzi!-
-Anch'io ti amo, amo te e il tuo bel cazzone che mi fa godere come nessun altro.. ti amo più di ogni altra cosa al mondo e mi piace da morire fare la troia per te!
E ti amo quando da bravo maritino innamorato e cornuto, mi lecchi la fica sborrata da altri e mi fai godere ancora con la lingua.-
Mentre il marito disteso davanti a lei che giaceva supina a cosce spalancate le succhiava la fica grondante crema e gustosa come un cocktail, lei gli accarezzava i capelli e gemendo di piacere, lo incitava e gli diceva parole dolci di gratitudine e d'amore.-
-Sai amore, dopo quelle due settimane di merda a New York fatte di lavoro, lavoro, lavoro e poi lavoro senza un momento di svago o un cazzo col quale giocare, in aereo, avevo le fregole dalla voglia di fare l'amore con te.
Per tirarmi un po' su, mi ero messa a guardare quei filmini che faccio per te col telefonino quando mi scopo qualcuno.
Ti devo confessare che quando ho aperto quello che hanno girato quei ragazzi sul treno, sono ripiombata con la mente in quella situazione come se la stessi rivivendo proprio in quel momento.
Ero talmente eccitata e concentrata che non mi ero accorta che quel signore che sedeva accanto a me, stava vedendo tutto.
L'unica cosa che non poteva sentire erano i miei gemiti, le mie grida e rantoli dei ...
... ragazzi giacché avevo gli auricolari.
Poteva però percepire il mio respiro pesante quando, con una copertina sulle gambe, mi ero portata una mano tra le cosce ed avevo cominciato a masturbarmi con gli occhi che si aprivano e chiudevano al ritmo del mio piacere.
Come sai, anche quando viaggio indosso delle gonne abbastanza corte perché.. non si sa mai!
Quando ci hanno servito la cena, naturalmente avevo smesso di toccarmi ed avevo cominciato a parlare con quel signore scoprendo che era un importante architetto di Milano, molto colto, gentile e con una grande capacità di eloquio passando con facilità da un argomento all'altro.
Naturalmente, avevamo parlato di sesso e senza imbarazzo mi aveva detto, scusandosi, di avermi vista all'opera e di essere rimasto impressionato dalle mie capacità e dalla gioia che mostravo facendo l'amore con un altro uomo insieme a mio marito.
Quando gli ho chiarito che erano due sconosciuti incontrati proprio in quella occasione mentre mio marito era fuori dallo scompartimento a vegliare che nessuno venisse a disturbarci, aveva coperto di complimenti sia me che te, mio marito.
Gli avevo dunque raccontato di quel viaggio notturno in treno dalla Puglia a Milano in un periodo di basso spostamento delle persone su quella tratta.
Gli avevo chiarito che il treno era quasi vuoto e che nel nostro scompartimento eravamo solo noi e quei due giovanotti; un universitario ed un carabiniere più adulto in abiti civili.
Due bei giovani coi quali, ...