1. Schiava del Dravor – Collana il Dravor Vol. II


    Data: 14/04/2018, Categorie: Etero Lesbo Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... negligenti e dopo che il consiglio del campo aveva decretato che lo meritavano. Di solito la punizione consisteva nel lavorare qualche ora in più, ma se l’insubordinazione era grave venivano frustati. Negli altri campi gli schiavi erano vessati e la frusta veniva usata di continuo. Gli schiavi del campo di Koss lo sapevano e quindi raramente si ribellavano. Qualcuno scappava, ma finiva presto preda delle bestie feroci o di altre bande. Quindi succedeva raramente. Se veniva ripreso veniva punito molto severamente ed impastoiato con delle catene alle caviglie che doveva tenere per mesi. Koss non si impegnava molto a ricatturarli, non lo diceva, ma era contento che gli elementi rognosi se ne andassero. A volte riportava all’accampamento qualche corpo sbranato dalle fiere come monito. Altre volte, dopo aver sconfitto delle altre bande, mostrava loro come erano trattati gli schiavi negli altri campi e ciò bastava a scoraggiare la fuga dei suoi. Di quasi tutti, perché qualcuno che ci provava c’era sempre. Saa non ci provò mai. Aveva capito che quello là fuori era un mondo spietato, dove sarebbe finita male rapidamente, ma non era ancora sicura del suo posto in quella società primitiva e quindi era continuamente preoccupata.
    
    La mattina, presto, subito dopo aver mangiato, gli schiavi uscivano dall’accampamento ed andavano a lavorare nei campi. Quasi tutti, molti rimanevano nell’accampamento per le attività lì richieste: pulizia, cucina, lavori artigianali, stallieri… Saa era una ...
    ... di quelle che rimaneva all’accampamento, appena sveglia preparava da mangiare per Kira e Koss e per lei stessa. Per Kira e Koss la colazione era abbondante, loro stavano, quasi sempre, via tutto il giorno. Saa no, Saa rimaneva all’accampamento e quando aveva voglia piluccava, quindi la mattina beveva una tazza di latte e mangiava qualche fetta di pane e qualche frutto. Poi si metteva all’opera. Dopo gli schiavi uscivano anche i guerrieri, per andare a caccia o a pesca, ma spesso per qualche scorreria come quella in cui Saa era stata fatta prigioniera. Le due morette arrivavano presto, ma dopo i primi giorni in cui c’era stato un gran da fare, ora che la grande tenda era stata riordinata, in tre riuscivano a mettere tutto a posto in poche ore. Poi le due morette iniziavano a chiacchierare tra loro, sembrava che avessero argomenti inesauribili su schiavi, schiave e soprattutto padroni e padrone. Saa si annoiava, era una ragazza giovane ed intelligente e l’ultima cosa a cui era interessata erano i pettegolezzi delle due ochette. Di solito a mezzogiorno aveva finito, e avrebbe iniziato a cucinare per i Padroni solo verso le cinque del pomeriggio, aveva un sacco di tempo libero che non sapeva come usare. I primi giorni se ne era andata in giro per l’accampamento a curiosare, poi era anche uscita fuori facendo con le due morette lunghe passeggiate, ma una volta che aveva conosciuto i dintorni le sue curiosità erano state soddisfatte. Faceva sempre delle passeggiate, ma cinque ore al ...
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