Schiava del Dravor – Collana il Dravor Vol. II
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Etero
Lesbo
Trans
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... ochette andavano a lavare i panni al fiume e cucinavano fuori. Koss non era un paziente modello, stare fermo non faceva per lui, però non era in grado di mettersi in piedi e quindi dipendeva da Saa in tutto, anche per i suoi bisogni fisici. Koss si vergognava indecentemente, ma se doveva pisciare o defecare doveva chiamarla. Lei invece era felice di rendersi utile e non provava nessuna repulsione. In quei primi mesi lavorando con il dottore ne aveva viste tante di situazioni simili e le affrontava con il dovuto distacco, quindi ora infilava la padella sotto il suo corpo, poi si allontanava per lasciarlo solo e ritornava dopo qualche minuto, lo faceva girare e lo ripuliva. La mattina a mezzogiorno e la sera lo imboccava come un bambino e stava attenta a servirgli cibi freschi e leggeri. Ogni ora lo rigirava nel letto facendogli cambiare posizione ed ogni giorno, almeno all’inizio quando per la febbre alta sudava continuamente, cambiava le lenzuola. Koss, a letto, riposava nudo, di giorno ricoperto solo da un lenzuolo, di notte anche da una coperta. Koss, dopo le iniziali ritrosie e ribellioni, si arrese e si consegnò nelle mani della sua schiava. Il risultato era che lei lo vedeva continuamente nudo, mentre lui, di lei, aveva visto solo qualche caviglia e qualche braccio, oltre al viso. Sapeva da Kira, che aveva un corpo snello e flessuoso, con tutte le curve desiderabili, anche se il seno non era molto grosso. Secondo Kira, Saa aveva belle gambe ed un culetto stupendo. I ...
... contatti erano molto ravvicinati, ma lui sembrava di ghiaccio, almeno così pensava Saa. Non era così, Koss si controllava e non sapeva fino a quando, meno male che la notte Kira, nonostante il suo stato, non gli dava tregua. Koss si limitava anche nelle parole, chiedeva più che ordinare, ma anche le sue richieste più gentili sembravano ordini. La padella, per favore, oppure, aiutami a tirarmi su. Ecco così, grazie. Era laconico, ma Saa era sempre lì felice di esaudire ogni suo desiderio. Lui le sorrideva e poi ripiombava nei suoi pensieri. Non aveva voglia di fare conversazione. In effetti Koss era cupo, aveva già rischiato la vita, ma mai era stato ferito seriamente. Non era introspettivo, ma l’immobilità lo costringeva a pensare mentre lui di solito faceva. E poi non voleva incoraggiare la ragazza, gli piaceva, ma ne voleva fare il suo trastullo? E Kira dopo come l’avrebbe trattata? Meglio che ci pensi quando almeno avrò le forze per gestire la situazione si disse.
Solo la notte Kira riprendeva possesso del suo uomo e Koss nonostante fosse debole e stremato diventava languido e immancabilmente al suo contatto si eccitava. Una settimana dopo che Koss era stato ferito, Kira faceva sesso con lui, con le mani e con la bocca, delicatamente. Kira lentamente lo montava mentre Koss stava sdraiato supino ed immobile. Faceva tutto lei, Koss si limitava a rizzare e mugolare, a volte gridava il suo piacere, poi si addormentava come un bambino. Le tende davanti ai rispettivi giacigli ...