Non succederà più
Data: 08/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: rentboy24, Fonte: EroticiRacconti
Venivo da una relazione di 8 anni quando incontrai Valeria.
8 anni di tradimenti, bugie, scuse campate per aria ed ero deciso a non fare in modo succedessero ancora certe dinamiche.
Così chiarii subito con Valeria la mia posizione, le raccontai a cuore aperto quali erano i miei trascorsi, chi ero stato ed iniziò così una bella storia d’amore, vissuta con grande intensità.
Stavamo insieme da tre mesi, era una sera di metà luglio e a Roma c’era una di quelle notti afose, prive di aria.
Per tutto l’anno avevo seguito un corso di recitazione, ma avevo deciso che non avrei rinnovato l’iscrizione per il secondo anno, non avevo abbastanza soldi in quel momento e così mi apprestai a vivere la mia ultima cena con il gruppo insieme al quale avevo studiato in quei 10 mesi.
Si erano creati degli ottimi rapporti con tutti e mi dispiaceva un po’ lasciarli.
Andammo in un locale su via Ostiense, sopratutto bevemmo e la serata voló in allegria e leggerezza.
Arrivato il momento dei saluti, avendo la macchina, mi offrii volontario di accompagnare alcuni degli amici a casa e per ultima toccó a Gaia, la più giovane del gruppo.
Gaia era la prima con cui avevo legato, la prima con cui avevo fatto coppia in un esercizio di recitazione e sapevo abitasse fuori Roma, così non ci pensai due volte a offrirmi per riaccompagnarla.
Prima di raggiungerci alla cena, Gaia aveva avuto una festa di una sua amica in orario apertitivo, motivo per il quale era venuta direttamente ...
... dalla precedente festa ancora vestita elegante e spiccava tra tutti.
Avevamo un buon rapporto e eravamo brilli ( lei sopratutto) il che aiutò a fare conversazione lungo il tragitto.
Sembravamo entrambi a nostro agio, così ridemmo e la sua voce dal timbro graffiante mi fece dimenticare il resto del mondo.
Al di là della bellezza esteriore, i capelli neri e selvaggi, le labbra carnose, il fisico di una formosità prorompente per i suoi 19 anni, si vedeva che era una ragazza con un vissuto, con dei demoni, con qualcosa di celato dietro.
Abitava in una villetta sulla strada verso Ariccia, con uno spiazzale in comune con altre villette, dove parcheggiai.
Dopo avermi ringraziato del passaggio mi guardò negli occhi e mi disse “ Mi dispiace non vederti più al corso…”
E nel dirlo accennó un sorriso, ma era sinceramente dispiaciuta, glielo si leggeva negli occhi.
“Anche a me, ma niente ci vieta di vederci oltre al corso, no?”
Sapevamo entrambi di essere fidanzati, ma in fondo che male c’era, pensai.
“ Si infatti. Organizziamo una sera per andare a quell’all you can eat che mi dicevi”
“ perfetto” le dissi e ci abbracciammo dandoci la buonanotte, aveva un profumo inebriante.
D’istinto scesi dall’auto e le andai ad aprire lo sportello, lei mi segui con lo sguardo stupita per quel mio gesto.
Scese ringraziandomi, le chiusi lo sportello alle spalle e vidi il suo sorriso come ultima cosa, poi sentii le sue labbra sulle mie, ma non fu un bacio tenero, fu ...