1. Michele, io e... - Capitolo 2


    Data: 05/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... per lasciare cadere i pantaloncini al pavimento.
    
    Io scivolai via dalla porta ed aspettai che scendessero le scale prima di seguirli. Feci una deviazione attraverso la cucina togliendomi i pantaloncini nel tragitto e raggiungendoli nello studio. Michele stava ancora tenendo la mano dell’amico. Cris la tirò via rapidamente e si copri parzialmente il cazzo con la mano.
    
    “Bene, sei è pronto.” Dissi. Cris arrossì un po'. Tutti e tre avevamo l’uccello duro: “Andiamo.”
    
    Mi misi di fianco a Cris mentre ci avviavamo.
    
    “È figo!” Dissi con voce un po’ rotta, non sapendo come cominciare.
    
    Cris girò la testa verso di me interrogativamente.
    
    “È figo che finalmente possiamo mettere a confronto i nostri cazzi.”
    
    Ci volle un momento prima che lui si ricordasse quello di cui avevamo parlato più di due anni prima, sul fatto di mettere a confronto un giorno o l'altro i nostri peni. Un sorriso da sciogliere il cuore comparve sul suo viso quando se ne ricordò.
    
    “Oh sì!” Disse sorridendo: “Bene, sembra che ce l’abbiamo circa uguale ora. Sono contento di non averlo fatto allora, ce l’avevi più grosso del mio.”
    
    “Sei scresciuto nel frattempo.” Dissi gettando uno sguardo di ammirazione al suo cazzo duro.
    
    “Grazie.” Disse lui dirigendo gli occhi verso di me: “Anche tu.”
    
    Ci sorridemmo l'un l'altro per un momento che era, almeno per me, pieno di tensione sessuale. Ora eravamo in piscina e Michele interruppe la tensione tuffandosi in acqua.
    
    Nuotammo per circa un'ora e fu ...
    ... meraviglioso quando il sole cominciò a comparire attraverso le grandi finestre del lato ovest della stanza. Cominciammo a giocare schizzandoci. Ad un certo punto Cris ed io eravamo nel lato poco profondo della piscina e lui stavano inzuppandomi spietatamente. Finalmente riuscii a prenderlo per il collo e strisciarlo con l’altro braccio. Per un momento, mentre mi alzavo, la mia mano scivolò giù e circondò perfettamente il cazzo molle e le palle. I suoi occhi incontrarono i miei. Prima stavamo ridendo ma ora eravamo silenziosi e rimase solamente il suo sorriso. Un istante più tardi lo rovesciai nell'acqua e nuotai verso il lato profondo della piscina prima che lui potesse riprendersi.
    
    Non appena si rimise in piesi, lanciò un urlo e cominciò a nuotare verso di me. Ma Michele gli si oppose poco prima che la piscina diventasse troppo profonda per alzarsi in piedi. Si schizzarono l'un l'altro, Cris tentava di sorpassarlo ma Michele riuscì a respingerlo indietro. Io ero salito sulla scala del bordo opposto al loro e stavo guardando. Michele stava tenendo Cris, che continuava a lottare, contro il bordo. Erano schiacciati uno contro l'altro faccia a faccia e se non avessi saputo cosa stava accadendo, avrei pensato che stavano limonando. Il mio cazzo si agitò un po’.
    
    “Vieni, Matt!” Gridò Michele girandosi verso di me: “Lo tengo!”
    
    Mi colpì un’idea.
    
    “Ehi, mi sono ricordato adesso, vado a dar da mangiare ai cavalli prima che venga buio.”
    
    Michele e Cris avevano smesso di lottare ma ...