Racconto libero - l'ex suocero
Data: 05/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Syren, Fonte: Annunci69
... mondi nettamente separati.
Improvvisamente la sua sessualità mi è palese. La sua presenza è fisica e palpabile. Lui è una creatura di sesso maschile, un uomo, ed io, in quanto gay, ne potrei essere attratto.
I miei occhi scorrono sul suo corpo: le maniche arrotolate della camicia rivelano degli avambracci pelosi, una pelle inscurita dal sole e dai segni della muscolatura forte e dalle vene gonfie, tipiche di chi lavora la terra. Le mani sono ampie, le dita tozze e spesse. Il petto largo ricoperto di pelame bianco e scuro fa capolino dalla canotta candida. La pancia gonfia, che racconta lunghe bevute di birra al bar, rimane comunque equilibrata al resto del corpo massiccio e dalle spalle prominenti. I pantaloni larghi della tuta non riescono a nascondere un pacco generoso, abbondante e ricolmo di carne.
Il collo taurino sostiene un viso molto mascolino: il mento prominente costellato di peli bianchi e neri ispidi, labbra sottili che spuntano dai baffi folti tipici dell’estetica degli anni ’70. Le scure sopracciglia spesse e le rughe ai lati degli occhi neri, incorniciano uno sguardo profondo e penetrante, nonostante ora sia pieno di paura o supplica.
Come se qualcuno mi avesse spinto da dietro, mi fiondo verso di lui e con le braccia al collo lo bacio. Inizialmente sorprese, le sua labbra poi si dischiudono e accolgono la mia lingua che tocca la sua e sente per la prima volta il suo sapore amaro.
Qualcosa si sblocca anche in lui e mi scaraventa contro il muro ...
... più vicino. Mi sta schiacciando, ma mi attizza ancora di più.
I suoi baci sono impetuosi, famelici, come se mangiassero per la prima volta un piatto ardentemente desiderato. Le mie braccia avvolgono il suo collo e le mie dita colorate dallo smalto affondano nella sua capigliatura grigia. Le sue mani callose scavano fra le pieghe dei miei vestiti alla ricerca di un lembo di pelle nuda da sfiorare.
Le nostre voci si fanno affannate e sospirate, desiderose di urlare questa lussuria improvvisa, ma timorose di concretizzarla a parole.
Inizia a divorarmi il collo con baci vigorosi, leccate avide e morsi leggeri. Una mano mi solleva la coscia e la stringe a sé facendomi sussultare, mentre l’altra s’infila sotto la mia camicetta e scorre sulla mia bassa schiena indagando sul profilo dei miei glutei. Sento una forte erezione premere contro il mio basso ventre.
- D-Dario… - sussurro in un rantolo eccitato.
- Sei buono…ti ho sempre voluto, cazzo! – grugnisce contro la mia pelle.
Quelle parole mi fanno ulteriormente accendere, con una spinta riesco a togliermelo di dosso e metterlo al muro. Lo bacio con trasporto ricambiato, stringendogli il viso con le mani e assaporando i suoi gusti: l’amaro in bocca ed il leggermente salato sulla pelle del collo. Il suo odore personale sale riscaldato dal petto, misto ad un vago odore di terriccio e fieno.
Sempre più curioso, esploro le sue parti basse e gli stringo il pacco. La mia mano si avvinghia ad un pene completamente eretto ...