1. Io e M... 04


    Data: 02/07/2020, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    ... mezzo alle natiche. A quel punto il primo schizzo balzò fuori poggiandosi sulla mia pelle. E poi un altro, e un altro ancora. Solo allora ebbi l’impressione di sentirmi appagata sessualmente, e allora mi acquietai sul poggia testa del divano e sonnecchiai per una manciata di minuti.
    
    Al mio risveglio Oscar si era ricomposto, e mi invitò a sedermi al tavolo da pranzo, il quale era stato imbandito con ogni ben di Dio; vini pregiati, arrosto, tartine con salsa tartara e dolcetti farciti. Scesi dal divano e senza neanche rimettermi il perizoma mi avviai verso la tavola; ero così affamata che non aspettai neppure che lui si sedesse, ma agguantai l’arrosto con entrambe le mani e me lo portai alla bocca, e il sugo mi schizzò sulle guance, e allora Oscar mi riempì un bicchiere di vino, e io lo ingurgitai tutto d’un fiato. Dovetti sembrare ai suoi occhi una specie di a****le selvatico. Lui mangiò appena appena, piuttosto mi guardò per tutto il tempo, e nei suoi occhi c’era un qualcosa di tenero; ebbi l’impressione di trovarmi di fronte a mio padre. Mi guardò con la stessa tenerezza con cui m’avrebbe guardato lui; voglio dire, non c’era alcun desiderio sessuale nei suoi occhi, come se quello che c’era appena stato non fosse mai accaduto. Eppure m’aveva appena inculata, non potevo essermelo sognata. Avevo ancora il suo sperma appiccicato alle natiche, quindi era stato tutto reale. Nessuno poteva metterlo in dubbio. Il suo seme sulla mia pelle ne era la prova evidente.
    
    - ...
    ... Professore, perché mi guarda in quel modo?
    
    - Mi piacerebbe vederla nuda.
    
    A quel punto smisi di mangiare, fermai addirittura le mie mascelle intente a tritare l’ultimo boccone di carne, e lo guardai dritto negli occhi. Dopo la deflorazione del mio culo, i suoi occhi magnetici non avevano più lo stesso effetto di quella mattina. Era come se l’incantesimo si fosse rotto, e con lui anche il mio condotto anale, il quale cominciava a bruciarmi in modo assai preoccupante. Misi via il piatto e mi alzai dalla sedia e andai verso il centro della sala da pranzo; a quel punto tirai giù il vestito e lasciai che il professore mi ammirasse così, com’ero, il mio corpo senza segreti, la mia vagina depilata, le mie tette, tutto per lui.
    
    - Signorina, lei è bellissima – mi disse. – Bellissima. Ora, per cortesia, si giri.
    
    Mi girai di spalle offrendogli il culo ancora imbrattato del suo seme. Gli permisi di guardarmelo per almeno un quarto d’ora, poi mi girai di nuovo e tornai a guardarlo dritto negli occhi.
    
    - Complimenti davvero. Lei è sorprendentemente disinibita.
    
    - Non mi vergogno del mio corpo.
    
    - Ho in mente grandi cose per lei, signorina – disse. – Davvero grandi cose. Ma dipende tutto da lei.
    
    A quel punto i suoi occhi ritornarono a fare quello strano effetto su di me, e quasi mi comandarono di avvicinarmi, come una gatta, e mi inginocchiai davanti a lui, come se fosse il mio padrone, e gli allentai la cintola della sua vestaglia da notte, aprendogliela, e il suo cazzo, ...