1. La visita alla cagna


    Data: 30/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... posto che ho scelto e qui voglio stare”.
    
    Franco era tranquillo.
    
    “Signori, io mi allontano per lasciarvi liberi di fare ad Anna tutte le domande che ritenete”.
    
    Si allontanò raccomandando alla donna, che era rimasta a terra, di rispondere tranquillamente a tutto ciò che le avessero chiesto.
    
    “Vi aspetto in casa con i documenti di Anna”.
    
    Tornarono mezz’ora dopo e a verbale segnarono gli estremi dei documenti.
    
    “Sembra che la donna sia qui di sua volontà e che tragga piacere dall’essere la sua cagna”.
    
    Gli agenti mostravano, nella loro perplessità, un atteggiamento più rilassato rispetto a quello col quale avevano inizialmente suonato il campanello.
    
    “Le dovremo mandare qualcuno dal reparto di psichiatria. Li abbiamo sentiti al telefono e stanno arrivando. Noi restiamo qui fuori ad attenderli”.
    
    “Va bene, farò trovare Anna in casa, così almeno starà comodo per parlare e non fuori in piedi al sole caldo. Se volete stare qui anche voi non c’è problema”.
    
    Aspettarono fuori per mettersi a tutte le uscite.
    
    Qualche minuto dopo, gli agenti videro Franco dirigersi verso la cuccia. Stettero attenti ai suoi movimenti ma non ce ne fu bisogno avendo percepito in quella strana coppia serenità e tranquillità.
    
    L’uomo legò al collare un guinzaglio di catena e condusse la donna in casa.
    
    La cagna era agitata e, in casa, si accucciò ai piedi del Padrone seduto in poltrona fino all’arrivo della psichiatra.
    
    Era una donna sui 45 anni, abbastanza anonima. I capelli ...
    ... erano ordinatamente raccolti sul capo.
    
    Col pregiudizio del sapere convenzionale che riduce a schemi sociali, la psichiatra squadrò Franco come un criminale, pensando che, oltre alla donna, avrebbe dovuto analizzare anche lui.
    
    Con una certa preoccupazione osservò i poliziotti uscire da casa, quasi la lasciassero con una persona che avrebbe potuto mettere in pericolo la sua incolumità.
    
    Il poliziotto a capo della squadra la tranquillizzò, informandola che Franco era stato collaborativo e non aveva manifestato segni di aggressività.
    
    In ogni caso, per sua tranquillità e sicurezza, sarebbero stati appena fuori dalla porta che non sarebbe stata chiusa a chiave.
    
    La psichiatra trovò quella donna accucciata a terra. Non appena Franco si sedette la cagna appoggiò il viso sui suoi piedi.
    
    Il Padrone si abbassò per dare una carezza sulla testa e si mise a parlare con quella donna di mezza età, vestita in modo scialbo. Non poté non osservare come quegli occhiali con la grossa montatura le stessero male.
    
    Il medico guardava alternativamente l’una e l’altro con la mente proiettata agli studi sui manuali e sulle riviste.
    
    Luisa volle parlare sola con Anna che, come qualche ora prima, si rifiutò di alzarsi.
    
    “Gliel’ha ordinato lei di non alzarsi?”.
    
    “No, dottoressa, è una esigenza sua. Non appena sarò uscito glielo potrà tranquillamente chiedere e, soprattutto, ascoltare per ciò che ha da dire e non per ciò che lei vorrebbe sentirsi dire”.
    
    “E’ molto più giovane di ...