Il mio primo - Fiore magnolia
Data: 26/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Cecy, Fonte: EroticiRacconti
... sbottono la sua camicia ed esploro il suo petto. Sento le sue stringermi sui fianchi e poi scivolare sulle natiche. Mi preme sul suo corpo. La sua bocca si stacca dalla mia, ci guardiamo bramosi. Cerca il mio seno che sembra già bucare il tessuto leggero del mio vestito. Lo tira giù e quando lo trova ho un sussulto. Ogni volta che la sua lingua incontra il mio capezzolo il mio clitoride esulta spasmodico.
D'impulso gli metto una mano a coppa tra le gambe, sentire quella virilità aumenta il mio desiderio. Brucio. E lo bacio. Continuando ad accarezzarlo con più veemenza. E mentre cerco di liberarlo dai pantaloni le sue mani risalgono lungo le mie cosce. Le dita si insinuano tra le mie mutandine. Sono già bagnata. Sospiro. Lo voglio!
Prendo la sua mano e la premo ancora più su di me. Sfacciata!
Sorride divertito scuotendo la testa, come al solito canzonandomi per la mia pazienza inesistente. Così, quasi dispettoso, smette di toccarmi e mi adagia sul materasso supina, mentre protesto invano. Non avrei la forza di oppormi in ogni caso.
Senza troppa difficoltà mi sfila le mutandine, quindi si porta la mia gamba sulla sua spalla. Preme le sue labbra sulla mia caviglia. Io mordo istintivamente le mie, pregustando già quello che starà per accadere, mentre ogni singola fibra del mio corpo impaziente si tende.
Tracciando un sentiero di saliva lungo tutta la parte interna delle mie gambe raggiunge l'inguine, poi solleva il capo per guardarmi. Un secondo eterno prima di ...
... affondare il viso sul mio ventre, come una fiera che affonda le fauci nel suo pasto. Letale.
Non c'è traccia di delicatezza nei suoi movimenti. La sua lingua spiegata mi bagna tutte le grandi labbra, si fa subito spazio dentro disegnando dei cerchi, mentre inizio a stringere i seni e contorcermi di piacere. Preme la bocca sul clitoride, lo succhia e il mio respiro accelera. Muovo sempre più freneticamente il bacino e ancoro la sua testa tra le mie cosce mettendo le dita fra i suoi capelli.
Mi immobilizza a gambe spalancate e la sua lingua trova il buco voluttuoso della mia figa. Inizia a scoparmelo mentre il resto della sua faccia mi preme sul clitoride. Mi aggrappo letteralmente al lenzuolo. Godo. Ansimo. Il mio grembo vibra, il piacere mi pervade e il suo nome mi esce dalle labbra come un sussurro.
Sono ancora estatica quando incontro il suo sguardo soddisfatto, spavaldo, ardente.
È madido fino al mento dei miei umori. Le sue labbra bagnate, rosse, piene sono un invito. Mi tiro su e gli mangio la bocca, con un bacio che chiede castigo.
Mi bacia di rimando ed è rude, ha un non so che di selvatico che mi da una scarica elettrica lungo la schiena perciò gli do un morso sul collo.
Mi agguanta per la vita senza riguardo e mi ritrovo in ginocchio, il suo braccio stretto sotto il seno e il suo respiro caldo sulla schiena. Mi pianta il membro verticale tra le natiche. E non anelo ad altro che a sentirlo dentro. Scalpito.
Il suo glande pulsante si fa strada nel mio ...