1. Il mio primo - Fiore magnolia


    Data: 26/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Cecy, Fonte: EroticiRacconti

    Un foglio è l'unica cosa che mi è rimasta di lui. Un abbozzo di un disegno a carboncino.
    
    Lo custodisco gelosamente.
    
    Ogni volta che mi capita tra le mani non posso fare a meno di pensare che proprio su questo pezzo di carta, molto tempo prima, ci sono state le sue dita.
    
    Non so in quale preciso istante la sua cartella sia finita bruscamente sul pavimento. Il suo disegno incompleto, sparpagliatosi insieme agli altri, lo ritrovai dopo qualche giorno. Ci sono raffigurati solo degli schizzi tracciati alla rinfusa, una sorta di esercitazione..un fiore di magnolia, alcuni dettagli della tenda scostata, un viso appena abbozzato. Ma io ci vedo molto di più.
    
    Il mio ricordo di quel giorno è così vivido!
    
    Lo rivedo. Nitido. Senza tempo.
    
    Lui. Una presenza prepotente. Un impostore che troneggia seduto sul mio letto matrimoniale, letto che non sembra abbastanza grande per la sua stazza. È una figura imponente, scura sulle lenzuola candide.
    
    Perfettamente a suo agio, seduto, con la schiena appoggiata ad un cuscino messo distrattamente tra lui e la testiera. Su un ginocchio regge con disilvotura una cartelletta piena di fogli. Ha le maniche della camcia tirate sugli avambracci e i primi bottoni aperti lasciano intravedere il petto villoso.
    
    Vedo le sue mani. Mani grandi. Il carboncino sembra minuscolo tra quelle dita. Nonostante ciò si muovono con grazia e sicurezza. Sono sensuali. Incredibilmente sensuali anche quando non sono dentro al mio corpo.
    
    Dietro l'album, i ...
    ... capelli corvini disordinati. Le sopracciglia folte e arcuate sono la cornice perfetta dei suoi occhi maledetti. La mia debolezza. Occhi neri, fiammeggianti, ciglia vellutate. Ogni tanto alza lo sguardo, profondo e penetrante, verso la finestra semiaperta, da dove fa capolino la mia magnolia.
    
    Ogni piccola brezza leggera porta nella stanza quel profumo inebriante. Si mischia con quello di carta e legno, esalta il suo odore di maschio.
    
    Starei così, immobile, sulla soglia della porta a guardarlo per ore.
    
    Ma si sente osservato e si gira a guardare me. I nostri occhi si trovano ed è sempre un brivido.
    
    Ogni volta che mi fissa sfrontato mi fa sentire nuda e ho la sensazione di perdere un battito.
    
    Sorride malizioso mentre cammino scalza verso di lui. "Cecilia." La sua voce bassa, roca, suadente. Con il suo accento andaluso. Sa benissimo che effetto mi fa. Entra nelle orecchie e si ripercuote in tutto il mio corpo.
    
    Tutto di lui mi attrae. Fin dal primo momento in cui ci siamo visti, siamo stati come due magneti.
    
    Ho urgenza di baciarlo e, prima che riesca a chinarmi su di lui, mi ha già presa in braccio e incollato la sua bocca sulla mia. Mi ritrovo seduta su di lui, con le gambe che sporgono al lato del letto. Le nostre labbra si schiudono, le lingue si sfiorano. Il suo sapore ricorda il cioccolato fondente. Un sapore denso, deciso, dolce quanto basta.
    
    Siamo sempre più avidi. Le lingue si intrecciano e i corpi fremono. Nello stesso instante le mie mani lo cercano, ...
«123»