1. Un furto sessuale (parte uno)


    Data: 25/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu

    ... altrimenti…”
    
    L’uomo stringe ulteriormente la donna, facendo scivolare il filo della lama sulla pelle.
    
    La donna si lascia sfuggire un gemito, mentre la fredda lama preme sul suo collo.
    
    In fretta, il marito esegue.
    
    Il ladro, con la coda dell’occhio, guarda la donna che trema tra le sue braccia.
    
    Avrà meno di quarant’anni, la pelle piuttosto pallida, labbra carnose, a forma di cuore, occhi castani di un taglio particolare, quasi a mandorla. Il seno, generoso nella scollatura, sembra voler esplodere, quasi contenuto a stento. La vita non sottilissima, non presenta pancia, solo un monte di venere un po’ pronunciato. una gamba affusolata e slanciata usciva da uno spacco della gonna dell’abito da sera. Il culo, tondo e sodo, risaltava nella sua forma dal vestito aderente che la donna indossava.
    
    Ricordava un po’ Carmen Russo nelle vecchie commedie sexy.
    
    Inspiró lentamente, tra i riccioli ramati, il profumo della donna, mentre, tra le gambe, l’erezione cresceva. Con calma, appoggiò il pube tra le chiappe di lei, premendo per farle sentire la durezza del cazzo.
    
    Lei sussultò leggermente, cercando di sottrarsi al contatto, ma inutilmente. dopo un po’, però, incominciò a strusciare le splendide chiappe sode sull’asta, come segandolo.
    
    Ormai, il marito si era già ammanettato.
    
    Il ladro ripone la pistola nella fondina, andando a cercare un altro oggetto nelli zaino. Un rotolo, largo, di nastro adesivo nero.
    
    “Prendi!- dice mettendolo in mano alla donna- ...
    ... adesso con questo imbavaglia tuo marito e legagli i piedi!”
    
    Il coltello, ora lo puntava sulle scapole, alla schiena.
    
    Lei si avvicinò al marito, in silenzio, si chinò, avvolgendo le caviglie, su ordine del criminale, più volte e belle strette.
    
    L’uomo controllava non solo che la donna eseguisse gli ordini a dovere, ma ammirava il culo che si offriva in tutto il suo splendore. Chinatosi, tagliò con decisione il nastro adesivo, ordinandole di imbavagliare il marito con lo stesso sistema.
    
    Il marito lo guardava con ostilità, ma ad un certo punto tradì con lo sguardo la sua preoccupazione. Dai pantaloni, aderenti, si vedeva chiaramente l’erezione prepotente.
    
    Un sorriso cattivo confermò i peggiori sospetti dell’uomo, ormai ammanettato e tenuto come un salame.
    
    La donna coprì le labbra del prigioniero col nastro adesivo, che tagliò, con precisione.
    
    Mentre la donna imbavagliava il marito, il malvivente ripose il coltello nel fodero, si tolse il cinturone e lo zaino, andando ad appoggiarle vicino al sacco della refurtiva, che aveva appoggiato, nel nascondersi, in un angolo della stanza.
    
    Poi, con un passo felino, deciso e veloce, afferrò la donna da dietro, stringendola, mente le mani afferravao rudemente i seni.
    
    “Normalmente, il vostro ritorno sarebbe stata una seccatura, ma ne sono contento -disse il malvivente con voce roca- perchè così posso prendermi anche la cosa più preziosa che avete.”
    
    Portando le mani alla scolatura, stracciò il vestito.
    
    Le tette, di ...