Quell'estate del 1976 II parte.
Data: 23/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Sir Wilfrid, Fonte: EroticiRacconti
... nell'incavo dell'unghia del medio della mano destra per poi portarla alla bocca...
- L'ho detto e lo ripeto: hai un buon sapore ... ma adesso è venuto il momento di farti diventare un uomo ...
E poggiate le natiche sulla sponda del letto, alzò le gambe a squadra.
- Dai, vieni ...
E dette queste parole, prese in mano il mio pene e lo introdusse nella sua vagina. Per alcuni secondi stetti fermo a godere dell'umido tepore che circondava la mia carne poi iniziai a muovermi
- Ascolta - disse la Signora Dina con una voce resa sempre più ansimante dal montante orgasmo - cerca di alternare movimenti lenti a movimenti veloci e quando starai per godere esci fuori e vienimi sull'addome.
Cercai, con il massimo impegno, di esaudire i suoi desideri; intanto, come è più della volta precedente, avevo perso la cognizione del tempo e dello spazio. Mi sembrava di fluttuare, in assenza di gravità, in mezzo ad una luce bianchissima ed il silenzio era rotto soltanto dalle nostre voci...
- Dai, accelera, non ti fermare ... Adesso rallenta un pochino ... bravo, così ...
Le mie ...
... mani passavano dalle mammelle ai fianchi per poi infilarsi sotto le natiche.
Quando non regolava il coito, la Signora Dina si lasciava andare a dei complimenti tipo:
- Bravo mio giovane stallone ... trattieniti, trattieniti...
Oppure gridava:
- Ah, ah, ancora...
Oppure digrignava i denti o si mordeva il labbro inferiore.
Fu lei ad accorgersi, dall'aumentata stretta sui fianchi, che ero in procinto di eiaculare.
- Esci, Esci - gridò
Ed uscii: presi in mano il mio pene e, masturbandolo, lo diressi verso il suo addome. Subito riversò una quantità pantagruelica di seme che cadde tra i suoi seni ed il ventre: poi, con le ultime forze riuscii a salire sul letto accanto alla mia iniziatrice.
Mezz'ora dopo, all'incirca, mi riebbi, lei era vicino a me e mi guardava con occhi materni.
- Dai, andiamoci a lavare.
Lavato e rivestito, mi diressi verso la porta; lei mi raggiunse, sempre nuda. Feci per aprire la maniglia ma mi fermai: le cinsi con il braccio destro la vita e le baciai la bocca. Non si oppose e quando aprii mormorò:
- Arrivederci splendido stallone.