Quell'estate del 1976 II parte.
Data: 23/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Sir Wilfrid, Fonte: EroticiRacconti
Il lettore non avrà avuto, di certo, difficoltà alcuna nell'immaginare in che modo trascorsi i giorni successivi alla mia prima esperienza "manuale" con la Signora Dina.
Ironia, o, per meglio scrivere, crudeltà della sorte, in quella parte finale di settimana i contatti con la medesima furo decisamente sporadici, Tuttavia, il lunedì successivo, le cose cambiarono radicalmente.
Infatti, mia madre decise di ritornare, per qualche giorno, a Roma, lasciandomi alle cure di mia nonna; inoltre, quello stesso giorno, fummo invitati a pranzo dalla prozia Mariangela, sorella di mia nonna.
Finito di fare colazione dissi:
- Ti dispiace, nonna, di precedermi? andrò in bicicletta pe qualche ora, per raggiungervi alla mezza esatta.
E così fu. Stavo chiudendo a chiave la porta, quando la Signora Dina comparve sul pianerottolo. Indossava un accappatoio bianco che le arrivava a mezza coscia ed ai piedi aveva un paio di ciabatte di spugna.
Mi disse:
- Ti dispiacerebbe entrare? Ho bisogno di un favore ...
Non me lo feci dire due volte. Chiusa la porta, la Signora Dina si diresse, decisamente, verso la camera da letto. La stanza giaceva in penombra; subito, la Signora Dina si liberò dell'accappatoio per sdraiarsi, a pancia sotto, sul letto sul quale aveva provveduto a stendere un telo da bagno.
- Ti dispiacerebbe spalmarmi tutta con quella lozione dopobagno, la trovi sul comò - disse con una toni di voce voce basso e sensuale ...
- Perchè no ...
Preso il ...
... flacone, le versai alcune gocce al centro della schiena e, con movimento rotatorio di entrambe le mani, iniziai l'operazione.
- Più in basso! Più in basso ...
E fu così che versai della lozione anche sulle splendide natiche e sulle gambe scultoree proseguendo l'azione.
D'un tratto, quando ero ormai giunto alle caviglie, la Signora Dina assunse una posizione supina e disse:
- Anche davanti, ti prego ...
Non me lo feci dire due volte: versai della lozione sul decollete per poi scendere sulle mammelle. A dire il vero, la Signora Dina non era eccessivamente procace: aveva due seni piccoli ad all'insù, da araba, per così dire, ma per me erano le porte del paradiso.
Versai ancora lozione sull'ombelico e sul lato anteriore delle cosce.
Quando fui, di nuovo, giunto alle caviglie mormorò:
- Basta adesso ...
Feci per andarmene ma lei mi disse;
- Aspetta ...
Rimase supina alcuni minuti poi si alzò in piedi. Il suo corpo rilucente per la lozione le dava l'aspetto di una dea. Mi guardò negli occhi e, guardando i miei pantaloncini tesi, mi disse:
- Vedo che le tue reazioni sono del tutto normali ... Da bravo. spogliati ...
Obbedii. quando contemplò il mio scettro in erezione disse:
- Uhm ... debbo dire che, per un quattordicenne, sei decisamente dotato ...
Poi si avvicinò al mio torace e prese a carezzarlo con la punta delle unghie. Un grossa goccia di "rujel du desir" fece capolino dal meato e la Signora Dina, come pochi giorni prima, la raccolse ...