La mia vita da schiavo - cap. 3 - partenza!
Data: 22/06/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: gayms79, Fonte: Annunci69
La mia vita da schiavo - cap. 3
Racconto di pura fantasia. Tutto ciò che è incluso nel racconto è immaginario.
Finalmente si parte. Si, è arrivato il giorno della partenza per il mio nuovo lavoro da "collaboratore domestico". Come da accordi con il sig. Alessandro mi feci trovare già pronto sotto casa alle 9 di mattina. Mi aveva ordinato di farmi una bella doccia, di radermi bene tutti i peli e di lavarmi bene il culo, anche dentro, meglio che potevo. Anche se non ne capivo il motivo lo feci. Mi piaceva accontentarlo.
Arrivò puntuale, salutai i miei genitori che mi guardavano dal balcone, mi fece salire in auto e partimmo.
"Federico ti ho fatto un regalino" arrossii come un peperone "però dobbiamo passare a ritirarlo perché non sapevo quale fosse la taglia più idonea. Faremo una piccola deviazione. Giusto qualche minuto."
"Grazie sig. Alessandro, non doveva, ma accetto volentieri!" lo ringraziai con un sorriso enorme.
In pochi minuti arrivammo alla prima tappa. Ci fermammo in una vietta nascosta dove c'era un sexy shop e basta. Parcheggiò e disse "dai siamo arrivati, scendiamo" zitto per la vergogna di entrare in un negozio del genere cercai di nasconde la mia faccia a chiunque passasse di lì in modo piuttosto goffo. Alessandro suonò il campanello e subito si aprí la porta del negozio e mi catapultai dentro.
"Benvenu… ah Ale sei te. Ti aspettavo. Quindi hai portato quello nuovo?" non capivo "Sì Carlo, è un novizio, è proprio creta da modellare a mio ...
... piacere." ero confuso dalla vergogna e le parole a malapena riuscivo a comprenderle. Non detti loro peso. "andiamo di là?"
"certo la strada la conosci" mi prese per un braccio e mi tirò verso il retro bottega. La piccola stanza era piena di vetrinette stracolme di giocattoli erotici, dei quali non sapevo neanche l'esistenza o il nome. Al centro c'era un lettino, come quello del dottore, con due supporti per appoggiare le gambe. "dai non restare imbambolato li, spogliati e mettiti sul letto. Mica ti vergognerai di me?" disse Carlo "eh sì, è proprio terra vergine questo. Hai da farci un bel lavoro" continuò rivolgendosi ad Alessandro. "vuoi che ti prenda a sculaccioni o ti dai una mossa? Mica ho tempo da perdere io!" disse il mio datore di lavoro e mi arrivò uno sculaccione così forte sul culo che mi fece frizzare tutto e mi risvegliò dal torpore. Mi denudai e seguii le indicazioni di Carlo "stenditi e appoggia i piedi qui così si vede bene il buco" tornai per qualche istante con il vuoto cosmico in testa. I due stavano confabulando qualcosa ma non riuscivo a capire bene cosa perché parlavano sottovoce e erano girati di spalle guardando nelle vetrine. Dopo qualche minuto Alessandro disse "si, per me questo è quello più adatto allo scopo. Tu che ne pensi?"
"essendoci del lavoro da fare vedrai che è quello giusto" rispose l'altro. "prendi fiato ragazzo e stai rilassato che abbiamo scelto il regalo giusto per te" detto ciò sentii spalmare un po' di crema sul buchetto e poi ...