Davi
Data: 21/06/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: SperelliAndrea, Fonte: Annunci69
... seguito da Dominiq. Marica mi si para davanti, ha lo sguardo basso, avvicina le labbra alle mie, mi bacia a lungo, mi stringe e mi accarezza. Poi si stacca e a voce alta:
“scegli tu, a me basta che torni”
Dietro di lei i tre superuomini hanno fatto sdraiare Justine supina con la testa sul divano, il culo sul bracciolo e le gambe che pendono fuori. Mentre in due la tengono ferma Dominiq sposta senza cura divaricatore e morsetto e in modo rude le spinge il catetere nell’uretra. Mi volto e mi allontano, pochi passi e Pure Morning Dei Placebo copre le urla di Justin.
“2 mescal, una vodka e 7 shot di rum, per cortesia”
ordino da bere per tutti, ho deciso per un diverso approccio: durante una negoziazione è la parte forte a dover fare la prima offerta o concessione, magari funziona anche qui…
Torno al tavolo con le bevute per tutti. Noto che Davi e Justine sono nuovamente schiena contro schiena sul tavolino. Attirata l’attenzione domando:
“Dominiq ti dispiace se chiedo alle ragazze di scendere dal tavolino che vorrei appoggiarci il vassoio con i drink?”
Guarda le ragazze, poi fissa il vassoio sulla mia mano sinistra e infine:
“muovetevi, avete sentito cosa ha detto! Prendetevi una pausa, scendete di lì”
Davi, continuando la sua recita, salta come un animaletto dal tavolino al divano dove si acciambella. Mentre si rigira per trovare una posizione comoda, noto che il suo karada presenta un nodo proprio sopra il clitoride, la legatura è molto stretta e ...
... lo sfregare del nodo ha arrossato la parte. Immagino che l’irritazione non sia l’unico effetto sortito da quella scomoda costrizione. Justine ha bisogno di aiuto, il tubo del catetere le passa vicino ad una gamba e finisce in una brocca sul pavimento, da sola fatica a muoversi. Le passo il braccio libero attorno alla vita e la sorreggo mentre scende, appena poggia i piedi per terra noto che Dominiq è pronto a tirarle un calcio. Mi frappongo, per colpirla dovrebbe spingere me e nel farlo mi farebbe cadere il vassoio. Tutto inutile, dopo un breve cenno di intesa con Dominiq, Rasputin assesta un forte calcio all’inguine di Justine. Non ho né tempo né modo di intervenire, resto fermo ad osservare Justine accasciarsi al suolo piangente. Non mi arrendo, appoggio il vassoio e di nuovo domando:
“Almeno per il brindisi possiamo toglierle quel coso dalla bocca?”
A rispondermi è Rasputin che rivolgendosi a Marica dice:
“Spiegheresti al tuo servizievole ragazzo che non c’è modo che noi si rinunci a certi piaceri!”
Marica prendendo la parola quasi incazzata:
“Per cominciare non è il mio ragazzo ma un amico, è qui su mio invito come mio accompagnatore e nostro ospite. Chiarito questo sappi che d’ora in avanti insultare lui equivale ad insultare me.”
Rasputin allunga la mano verso il vassoio afferra la vodka, la beve in un sorso e riappoggia il bicchierino sul vassoio ringraziandomi. Io appoggio il vassoio e prendo i due mescal. Ne porgo uno a Marica e abbracciandola le ...