La Sorpresa
Data: 20/06/2020,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Guido64, Fonte: RaccontiMilu
E’ notte, sono in auto è sto guidando verso casa -ti penso – i fari illuminano la strada bagnata dalla fine pioggia che insistente continua e cadere dal primo pomeriggio, non c’è luce, solo il buio tagliato dai fari dell’auto che rendendo appena visibile la lunga striscia d’asfalto nero che mi corre incontro.
Le gocce d’acqua si adagiano sul vetro e al passaggio del tergicristallo vengono spazzate via lasciando una scia di riflessi striati che offuscano le immagini – continuo a pensarti – ore, minuti, il tempo sembra avere perso la sua naturale dimensione; da quanto sono in macchina? in fondo alla strada vedo la nostra casa – cosa starai facendo? – avvicinandomi distinguo un fioco bagliore che tenuemente illumina i vetri di una finestra. Riconosco la stanza – la tua preferita perché ha il camino – è li che mi stai aspettando? –
Ti avevo telefonato prima di partire dall’ufficio, una chiamata breve, poche parole per dirti – che stavo rientrando; qualcuno ha detto: “quando lasci la moglie a casa da sola è sempre meglio telefonare prima di rientrare…” (sensata precauzione!!!!) – “ciao amore, sono per strada…… sto arrivando….”, “ciao …… è andato tutto bene al lavoro ?….”, “si, si…, tutto bene !….”, “sbrigati ad arrivare…. sono qui che ti aspetto….. ho una sorpresa per te !……”. “Una sorpresa…..! che genere di sorpresa?”, “Una di quelle che ti piacciono….o almeno lo spero… dai sbrigati”….
L’ultima tua frase, pronunciata con tono languido, provocante, mi ha lasciato ...
... sorpreso e allo stesso tempo curioso, ripenso alle date importanti della nostra vita: il primo incontro, la prima uscita da soli, compleanni, anniversari…,- non mi sarò per caso dimenticato qualche ricorrenza speciale ? – no, ne sono certo, e allora perché quell’aria misteriosa? – chissà che tipo di sorpresa hai preparato? – ancora pensieri…
La fastidiosa sensazione di stanchezza di colpo lascia il posto alla frenesia di arrivare, ogni altro precedente pensiero svanisce come le gocce di pioggia sul vetro.
Comincio a fantasticare su ciò che hai detto, su ciò che mi attende a casa, quelle poche ma enigmatiche parole hanno acceso la mia curiosità, stuzzicato la fantasia – è davvero strano dove può arrivare a spaziare la mente in particolari momenti – immagini che da confuse si fanno nitide, dettagli che pian piano prendono corpo, quella frase: “ho una sorpresa per te”… “una di quelle che ti piacciono”….
Istintivamente spingo a fondo l’acceleratore, nella testa ho solo quelle parole e le immagini che riescono a stimolare; capita, qualche volta, che ti diverti a stuzzicarmi in modo malizioso usando doppi sensi, ma nel tono della tua voce, questa volta, ho percepito una provocazione diversa e ora cerco, arrovellandomi, di scoprirne il senso.
Sono come ipnotizzato, rapito dalle mie elucubrazioni, mi rendo conto di essere arrivato non perché vedo ciò che ho davanti, ma dal rumore che fanno le ruote percorrendo il viale in ghiaia che dal cancello arriva alla casa.
Fermo la ...