1. Matilde 05-22 - la sorpresa


    Data: 16/06/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... mugolii e i gemiti di goduria. Lei mi porge la figa da baciare e leccare. Poi si gira e mi costringe a leccarle il buco del culo, ormai anche lui fradicio. Io vado su e giù con la lingua, anche se è dura concentrarsi lì con quello che sto provando.
    
    Dopo un po’ di questo delirio, in crescendo, è il momento di scambiarsi. Dunque tocca a lei incremarsi ancora e impalarsi sul dito di plastica, che subito comanda di muoversi.
    
    Seduto lì vicino la guardo prendere il suo piacere: sarà l’una di pomeriggio, Debra si sta avviando a grandi passi verso il terzo orgasmo della mattinata, ma sembra ancora essere all’inizio. Dopo un po’ il movimento lo comanda al massimo, il ronzio cresce e aumenta l’eccitazione del momento.
    
    - Godo, godo con il culo, amore... non è grosso ma mi sta prendendo il culo... vengo... ahh, aahhh, vengo, sborro! Sìììì, dio che bello, dì che non mi hai mai vista così troia...
    
    Non è vero, l’ho vista più volte, ma l’accontento. Mi limito a ricordarle quanto sarebbe stato bello se ci fosse stata anche Matilde.
    
    Debra ora è sfatta, ma di testa vuole ancora godere perché è troppo eccitata, come le capita spesso vuole andare oltre, per il mio e suo piacere. Capisco cosa vuole, non c’è bisogno che dica niente. Perciò quando lei accenna ad alzarsi, stacco il ditone e rimetto al suo posto il dildo grosso.
    
    - No, amore, no. Prendi nell’armadio il mio dildo nero.
    
    In effetti è nerissimo e di differente consistenza, più duro forse.
    
    - Ti piacerebbe vedermi ...
    ... trombare con un negro?
    
    All’inizio non le rispondo, poi dopo qualche minuto in cui lei riprende a eccitarsi in modo rumoroso, sto al gioco: - Sì, mi piacerebbe vederti con un cazzone negro, anche se questo somiglia già molto. E poi mi piacerebbe avere anch’io la figa per poter prendere prima questo e poi quello vero mentre tu stai a guardare.
    
    Sono eccitatissimo mentre dico questo, ho il cazzo duro impalato davanti alla mia pancia, sono impaziente di usarlo, a non sento alcuna gelosia per il mostro nero che in questo momento sta devastando Debra. Se lo sta manovrando su e giù, a cosce spalancate per il mio ludibrio.
    
    - Sono vicina a venire - sibila Debra - sì, sono molto vicina. Mi fa anche un po’ paura, dev’essere grosso davvero, quest’orgasmo.
    
    Allora la prendo per mano, le faccio abbandonare l’aggeggio, la sbatto sul letto con violenza, la penetro con forza. Lei mi accoglie come se non aspettasse altro. Ho il cazzo ben eccitato e grosso, ma comunque meno voluminoso di quello finto. Non sento quasi attrito, è un gran sciacquio.
    
    - Troia, adesso basta con i cazzi finti. Senti questo - e le do dei colpi pazzeschi che lei si prende a gambe ripiegate, appoggiate sulle mie spalle, nel tentativo di prendere tutta quella violenza sessuale, tutto il mio amore, che è davvero smisurato per questa donna.
    
    - Sìì, cosììì, sbattimi cosììì... ahh, ahh! Questo la macchina non me lo può dare... Spero che, ahh, ti sia piaciuto tutto lo spettacolo... ahh, io ho goduto come una vacca, ...