1. Matilde 05-22 - la sorpresa


    Data: 16/06/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    Il giovedì pomeriggio ricevo a Pesaro, dove sono per lavoro, mio malgrado, questa mail di Michele:
    
    «Debra mi chiede se posso stare a casa questa mattina dal lavoro. Siccome ho un report da scrivere, posso farlo, anzi meglio, lontano da telefoni e distrazioni. Mando subito un’e-mail per avvertire della mia assenza. Ma nello stesso tempo mi domando che diavolo ha in testa mia moglie, anche perché sapevo che tu saresti stata via tutto il giorno.
    
    Questa mattina, dunque, lei deve fare una rapida commissione la mattina presto, ma prima di uscire mi raccomanda di fare una doccia. In effetti io ero già al lavoro e non avevo fatto grandi toilette.
    
    La richiesta di Debra equivale a una dichiarazione di sesso, perciò eccitato dalla prospettiva faccio come mi ha chiesto, per farmi trovare, al suo ritorno, chino sulla mia scrivania ma pronto.
    
    - Amore, potresti farmi il favore di andare giù in garage e prendere dall’auto lo scatolone che è dentro?
    
    È bello grosso, ha perfino un lucchetto.
    
    - Cosa cazzo c’è qui dentro? - le chiedo affannato dal trasporto.
    
    - Portalo in camera da letto - mi prega, ma senza rispondere alla mia domanda.
    
    Eseguo, poi lo sballo dalla scatola di legno, e dentro è una scatola di polistirolo espanso, a questo punto non troppo pesante. Rimango lì a chiedermi cosa è.
    
    - Grazie - mi cinguetta dandomi un bacio di sfuggita - mmm, sai di buono...
    
    - Cosa è? - chiedo davvero curioso.
    
    - Grazie - mi ripete, facendomi capire che devo uscire dalla ...
    ... stanza. E mentre esco soggiunge: - Ho bisogno anch’io di fare una doccia, ma tu mi aspetti, eh?
    
    Mi adeguo, anche se io avrei fatto sesso lì e subito, senza tanti misteri. Ma se è una sorpresa, devo stare al gioco.
    
    Mentre sono intento al mio report, sento scrosciare la doccia, poi silenzio per un bel po’. “Starà truccandosi” penso.
    
    La sento uscire dal bagno e dirigersi in stanza, senza una parola. Dopo una ventina di minuti (cominciavo a preoccuparmi) inizio a sentire qualche rumore indistinto. Mi avvicino alla porta chiusa e sento che all’interno, accanto a un soffuso ronzio, lei sta mugolando di piacere. Il suono piuttosto gutturale dei suoi gemiti mi eccita immediatamente.
    
    Dopo un po’ la voce acuisce il tono... sta venendo, ecco cosa fa. Sto già per estrarre il cazzo e toccarmi quando improvvisamente il ronzio cessa. Ma nessun richiamo da parte sua. Dopo un po’ mi stufo e torno alla scrivania, senza peraltro riuscire a concentrarmi.
    
    Allorché, dopo circa cinque minuti, mi chiama, mi precipito da lei e con uno sguardo capisco tutto.
    
    Nel mezzo della stanza, Debra è a cavalcioni di un sybian. La macchina è spenta, ma lei ha ancora il dildo dentro. Il comando è lì per terra, a sua disposizione.
    
    - Sembra che ti sia piaciuto - annoto, guardandole i capezzoli duri ed eretti. Il clitoride sporge leggermente, duro e orgoglioso. Le gambe, con sandali a tacco alto, sono piegate all’indietro.
    
    - Mmmmmm, sì, mi è piaciuto, e mi eccitava sapere che tu eri di là - ...
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