1. La moglie prepotente -- seconda parte


    Data: 15/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti

    ... appoggiata alla spalliera e tirai Elena con la bocca tra le mie gambe, poi le ordinai di mettersi alla pecorina e dissi a Francesco “inculala senza pietà”. Elena a sentire queste parole mugolò: era spavento o era desiderio? Non lo sapevo in quel momento.
    
    Francesco con le le due mani aprì il più possibile le natiche di Elena, poggiò la punta del cazzo sul suo buchetto e ….zac ,… una botta unica, senza riguardo. I
    
    l suo cazzone era tutto nel culo di lei e cominciò stantuffare senza sosta.
    
    Infilai il cazzo nella bocca di Elena, ma stavo attento a non godere. Guardavo con piacere il movimento del culo di lei e pensai “la prossima volta io me ne starò alle sue spalle a guardare un cazzo nel suo culo e ci sarà ancora un terzo uomo a schiaffarle un altro cazzo in bocca. Lo pensai e, alzandole la testa e avvicinandomi il più possibile al suo viso glielo dissi. Spalancò gli occhi che non erano più iniettati di sangue, non fiatò ma mugolò come una cagna.
    
    Dissi a Francesco di non godere nel suo culo, di uscire e di mettersi accanto a me. “Dobbiamo godere insieme nella sua bocca e sulla sua faccia; dobbiamo riuscirci”.
    
    Elena ...
    ... prese quindi a spompinarci un po’ per uno; tentammo anche di entrare insieme tra le sue labbra, senza riuscirci però. Mentre teneva il cazzo di Francesco in bocca io le dissi all’orecchio “allora bella la mia puttana, stasera sei tu che non godi, hai visto?”.
    
    Non feci quasi a tempo a finire la frase che capii subito che stava per godere!
    
    Gridai a Francesco “Sta godendo”: questo bastò a lui e anche a me di godere praticamente insieme. Elena bevve da entrambi, le riempimmo la bocca e la faccia di sperma. E lei leccava ogni goccia.
    
    “Allora” le dissi “ora Francesco ti piace?”
    
    “Noooo” urlò “brutto figlio di puttana, te la farò pagare”
    
    “Tu continua” dissi io “e chiamo il primo carrettiere sporco e puzzolente che passa per strada e ti faccio inculare anche da lui. Hai capito?”
    
    Non fiatò, io le tolsi la sciarpa, lei si rigirò di fianco sul letto…. e in men che non si dica si addormentò!
    
    Il giorno dopo sembrava non fosse successo niente, salvo che lei era docile e tranquilla come non mai.
    
    Partimmo per Marrakech… e avevo ancora qualche idea in testa
    
    A presto
    
    Ditemi se vi è piaciuta.
    
    Marco.pereyra72@yahoo.com 
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