L'addestramento di una sissy slave - 7
Data: 15/06/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Trans
Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster
... ceffoni sul culo, mentre mi pompa. Quelli si che iniziano a fare male...
Alina non smette per un attimo di incitarlo, mentre io, afferratale la clito tra le labbra, ci passo freneticamente la lingua contro nella speranza di farla venire rapidamente, ponendo fine il più velocemente possibile a questa storia.
Mi tiene per il collare contro il suo sesso, percepisco il tremito delle sue gambe mentre viene squassata dal primo orgasmo, continua a premermi la figa in faccia, quasi non respiro, continuo a lavorarla di lingua.
Al terzo orgasmo consecutivo inizia a battere i piedi nudi sulle mie reni, mi sta facendo male. È proprio uno di questi colpi, forse portato con più forza rispetto agli altri, che mi fa stringere più forte le labbra attorno alla sua clitoride, sono sicura di essere stata ben attenta a non usare i denti, ma tanto le basta:
-MI HA MORSO, LA PUTTAAANAA! LUCAA! MI HA MOOORSO, LA TROIA!
Luca, il simpatico culturista che me lo sta sbattendo nel culo da una buona mezz’ora, mi afferra per il collo e mi butta da parte, facendomi rotolare giù dal letto, per poter correre in soccorso di quel tenero fiore di Alina...
-Alina! Che ti ha fatto questa stronza? Stai bene? Parla! Che ti ha fatto!?
Il Tenero Fiore simula ancora un po’, poi, accorgendosi forse di stare superando i limiti della decenza, si abbraccia quel coglione di Luca per farsi consolare, vomita qualche altro improperio al mio indirizzo e inizia a rivestirsi. Il prode Luca si toglie il ...
... preservativo e me lo butta in faccia, si infila a forza il cazzo ancora duro nei pantaloni, le passa protettivamente un braccio attorno alle spalle ed esce con lei dalla stanza.
L’accaduto mi ha scosso i nervi. Poteva andare peggio, è vero, ma ho le mani che ancora mi tremano dalla rabbia, mentre, allo specchio del bagno privato annesso alla stanza, sto cercando di risistemarmi il trucco con delle salviettine di carta: il rossetto (quello water-proof datomi da Raffaella) ha tenuto, ma il rimmel colato via è un disastro. Faccio quello che posso per sistemarmi alla bell’e meglio, poi torno giù nella sala principale.
Ai piedi delle scale incrocio Melany. Ha l’aria preoccupata, mi aspettava. Mi prende per un braccio e mi porta con sé in giardino, lontano dalla musica e da orecchie indiscrete.
-Mi spieghi cosa è successo, Monique?
Il tono non è incazzato come mi sarei aspettata, quasi dispiaciuto, piuttosto.
Le spiego tutto senza omettere niente, cercando di reprimere le lacrime di rabbia, che continuerebbero a fare scempio del mio povero trucco, ma devo avere gli occhi lucidi. Mi ascolta senza interrompermi, poi con un fazzolettino mi asciuga gli occhi.
-Ho capito, Monique, non è stata colpa tua. Quella gente piace poco anche a me. E’ la prima volta che vengono invitati qui e da subito non mi sono sembrati all’altezza. Ma non potevo immaginare... se avessi saputo che gente era non avrei permesso loro di portarti su in stanza...
-Grazie Melany...
Devo essere ...